Castel di Lama, dolore e lacrime al funerale di Giacomo Caldarola

Dolore e lacrime hanno accompagnato tutta la cerimonia funebre per l’estremo saluto a Giacomo Caldarola, assistente capo di Polizia Penitenziaria nato a Ruvo di Puglia ma residente a Villa Sant’Antonio da anni. Giacomo era anche apprezzato allenatore di calcio dei Giovanissimi del Santa Maria Truentina a Piattoni di Castel di Lama e sono stati tanti i messaggi di cordoglio di compagni di squadra e avversari compresi i presidenti delle sezioni arbitri di calcio di Ascoli e San Benedetto.

Giacomo era deceduto sabato proprio al termine di una partita di calcio contro l’Atletico Azzurra Colli. Un infarto fulminante che non ha gli lasciato scampo nonostante il pronto intervento dell’ambulanza dell’Ospedale Mazzoni. Una folla di amici e parenti  si è accalcata nella chiesa di Sant’Antonio da Padova a Villa Sant’Antonio dove Giacomo viveva con la moglie Angela e i figli Marino e Lucia. Sono state proprio le parole dei figli a spezzare il cuore dei presenti: “Ci mancherai tanto papà. È enorme il vuoto che ci hai lasciato. Ci mancheranno i tuoi sorrisi, ci mancherà la tua presenza, ci mancherà la tua passione per il calcio e i lunghi abbracci forti che per ore ci davi. Adesso che non ci sarai più e sei volato lassù salutaci i nonni e proteggici dall’alto”.

Giacomo Caldarola era persona molto attiva a Castel di Lama, amata e conosciuta da tutti che nel corso delle ultime elezioni comunali si era candidato nella lista del sindaco Sandra Sprecacè. Il feretro all’ingresso e all’uscita è stato portato a spalla dai colleghi della Polizia Penitenziaria e anche agli agenti sono scappate lacrime di commozione.

Toccante infine il saluto del parroco Don Luigi Nardi che è anche presidente della società sportiva Santa Maria Truentina che ha il campo sportivo proprio di fianco alla chiesa: “Ringrazio tutte le società e le squadre che in questi giorni ci hanno fatto sentire la propria vicinanza – ha detto Don Luigi – Giacomo ci ha lasciato su un campo da calcio, proprio quel campo da calcio che lui amava tanto. Era una persona unica, simpatica, metteva gioia in ogni ambiente che frequentava. Lo voglio ringraziare a nome della nostra società per le tante esperienze condivise insieme, per le vittorie e le sconfitte. Quello che spero è che la sua scomparsa aiuti ad unire, e non dividere il nostro territorio. Sarebbe bello vedere uniti i nostri ragazzi, dai tre fino ai cinquant’anni, che come lui condividono l’amore e la passione per il calcio”.

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