San Benedetto, perde la vita dopo essere caduta dalla barella: incriminate due infermiere

All’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto il 12 gennaio 2018 Maria Teresa Antonini, di anni 89, perse la vita dopo essere caduta dalla barella.

Durante la giornata di ieri lunedì 28 ottobre 2019 Annalisa Giusti, il Gip di Ascoli Piceno, ha incriminato, tramite la Procura, un’operatrice sanitaria ed un’infermiera che dovranno rispondere di omicidio colposo.

Lo scorso 16 ottobre era avvenuta un’udienza che aveva avuto come risultato la richiesta di archiviazione da parte della Magistratura di Ascoli nei confronti di tutti gli indagati: tre infermieri e due medici.

La vittima soffriva di demenza senile ed era anche parzialmente affetta da vasculopatia cerebrale cronica, difatti era assistita 24 ore su 24 da una badante.

Secondo quanto affermato dal Gip Giusti, l’operatrice socio sanitaria avrebbe posizionato la sponda di protezione della barella in maniera non corretta per poi lasciare sola nella stanza la signora Antonini che, come suddetto, non era al 100% in grado di intendere e di volere. Sempre secondo il Gip, l’infermiera, invece, non ha pensato alle necessità della paziente né ha pensato di supervisionarne le cure.

La signora Maria Teresa Antonini viveva a letto la sua vita già da quasi sei anni. Venne ricoverata presso l’ospedale Madonna del Soccorso il 10 gennaio 2018 intorno alle ore 6:30 a causa di forti dolori alla schiena.

Una volta arrivata al pronto soccorso venne sottoposta a tutti gli esami possibili, per poi essere messa in attesa dei risultati in una stanza. Proprio lì, la signora Antonini cadde rovinosamente a terra.
La vittima venne tempestivamente trasportata in geriatria dove morì la notte del 12 gennaio 2018.

Le cause del decesso, secondo il medico legale Cristian D’Ovidio dell’università di Chieti, sono state: insufficienza cardiorespiratoria acuta irreversibile in stato infettivo e dopo fratture post traumatiche delle vertebre cervicali ed emorragia subaracnoidea ed intraparenchimale in sede frontale destra e subaracnoidea in sede occipitale sinistra.

Secondo, quindi, il perito della Procura, la signora Antonini era già affetta da tutto ciò, però, sicuramente, la caduta non ha fatto altro che peggiorare il tutto.

Il dottor D’Ovidio, ha anche affermato che la signora Antonini non si trovasse in uno stato di alterazione mentale tale da necessitare una supervisione costante. Proprio per questo il giudice Annalisa Giusti dovrà ancora per un po’ approfondire il caso dell’operatrice sanitaria e dell’infermiera.

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