Colonnella, ATR otto ore di sciopero per chiedere chiarezza e garanzie

In occasione dello sciopero nazionale di due ore, indetto oggi per chiedere alle aziende di rilanciare gli investimenti, in ricerca, sviluppo, innovazione e sicurezza, i metalmeccanici teramani hanno organizzato un presidio questa mattina in Largo San Matteo, davanti la Prefettura.

“I pochi tentativi messi in campo fino ad oggi per rilanciare il settore, a partire dall’Area di Crisi Complessa Val Vibrata – hanno scritto le organizzazioni sindacali – non hanno dato i risultati sperati. Per questo FIM, FIOM e UILM di Teramo chiedono un impegno per trovare, insieme, soluzioni. Non si può arrivare quando è ormai troppo tardi.

Ci sono interi settori, come quello dell’automotive (che nel teramano occupa duemila addetti), che stanno vivendo direttamente una crisi che rischia di travolgere tante medie imprese. Per questo ieri l’assemblea dei lavoratori ATR di Colonnella ha deciso di estendere ad 8 ore lo sciopero di 2 ore già indetto per ieri mattina da Fim CISL, FIOM CGIL e Uilm Uil nazionali. All’Atr lavorano tanti ragazzi di Ascoli e della Vallata del Tronto che sono particolarmente preoccupati.

La scelta di scioperare per otto ore è maturata a causa del perdurare dell’incertezza circa il futuro aziendale in termini di tenuta produttiva ed occupazionale, sia per la mancanza di un chiaro piano industriale che per i fattori interni ed esterni, di seguito elencati: Ricorso ad una cooperativa per svolgere ordinaria attività produttiva che, oltre a far presagire di legittimità dell’operazione, causa differenze in termini retributivi e di diritti per lavoratori che svolgono la stessa mansione; Mancato pagamento dei contributi pregressi che sta determinando problemi di accesso a pensione e Naspi per molti lavoratori; Mancato pagamento dei contributi ai fondi pensioni individuali; Mancanza di sviluppi riguardo la definizione della partita con la curatela fallimentare che si sarebbe già dovuta concludere. sciopero, metalmeccan

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