“Servizi sanitari ridotti”, mozione della lista “Amandola è dei cittadini”

I Consiglieri Comunali eletti nella lista “Amandola è dei cittadini” intendono promuovere una nuova chiave di lettura in merito ad un modello di sanità sostenibile, ed essenziale, per l’area montana dei Sibillini.

La documentazione inviata al Sindaco, sarà discussa nel prossimo consglio comunale.

Dopo il sisma del 2016 e le difficoltà riscontrate, la mozione vuole impegnare il Consiglio Comunale e la Giunta a sostenere l’immediato ripristino di servizi ospedalieri e territoriali in grado di soddisfare le necessità e le aspettative della popolazione montana.

La mozione mira ad indirizzare la politica del Comune di Amandola a sostenere:

– il ripristino di un Ospedale da collegare in senso bidirezionale con gli stabilimenti ospedalieri di primo livello di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e, di secondo livello, Ancona, dotato di una unità operativa di medicina generale con 20 posti letto più 10 posti letto per lungodegenza, di 10 posti letto per chirurgia elettiva a ciclo breve, di pronto soccorso, di servizio anestesiologico H24, di servizi diagnostici, compreso il laboratorio di analisi, di servizi specialistici e servizi in grado di assicurare l’operatività H24 dell’equipe chirurgica a garanzia di un supporto specifico nei casi di urgenza risolvibili in loco;

– la rifondazione del Distretto Sanitario dei Sibillini cioè di specifica articolazione territoriale interaree vaste facente capo direttamente all’ASUR, con autonomia organizzativa e gestionale, con territorio di competenza pari ad almeno l’Ambito Sociale XXIV (al momento coincidente con il territorio dell’Unione Montana dei Sibillini) il cui ambito di attività comprenda e garantisca: l’assistenza di base (medici di famiglia e pediatri), l’assistenza specialistica ambulatoriale; le attività e i servizi per la prevenzione e la cura delle tossicodipendenze; le attività e i servizi consultoriali per la tutela della salute di infanzia, donna e famiglia; le attività e i servizi rivolti a disabili e anziani; le attività e i servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI); le attività e i servizi di assistenza residenziale e semiresidenziale; le attività e i servizi per le patologie da HIV e per le patologie in fase terminale; la collocazione funzionale delle articolazioni organizzative facenti capo ai dipartimenti della salute mentale e della prevenzione.

– l’adeguamento della rete di emergenza urgenza migliorando gli interventi delle eliambulanze per quanto concerne i voli notturni e integrando le possibilità di intervento di emergenza con elicottero, con quelle di intervento di elicottero munito di verricello per ricerca e salvataggio;

– il mantenimento della Residenza Sanitaria Assistenziale da ricondurre nell’immediato a 40 posti letto attivi e messa in grado di ospitare sia utenti provenienti da tutti i Comuni del Distretto Sanitario dei Sibillini, sia utenti residenti in Aree Vaste sanitarie confinanti.

Il gruppo consiliare “Amandola è dei cittadini” lamenta che da oltre tre anni la popolazione è senza ospedale e la nuova struttura Socio-Sanitaria denominata “Nuovo Ospedale di Amandola” non verrà realizzata in tempi brevi.Mancano i servizi sanitari ospedalieri e territoriali preesistenti al sisma e si teme che se verranno ripristinati, accadrà in tempi decisamente lunghi.

Si teme che le decisioni prese dalla Regione, promosse dalla maggioranza consiliare, creino disagi alla popolazione e che il tempo perso sia causa di abbandono e spopolamento della cittadina di Amandola.

Intanto, il sindaco Adolfo Marinangeli commenta le nove offerte per il bando per la costruzione dell’Ospedale. “Sono felice per questa opera pubblica che sta andando avanti, ed orgoglioso di questa giunta regionale, che ha saputo rispettare gli impegni assunti con la popolazione montana. E’ un ospedale che interessa 20mila persone circa, su un territorio di oltre 700 km quadrati. E’ una grande soddisfazione aver completato l’iter tecnico amministrativo di una delle più grandi opere pubbliche della ricostruzione”.

L’importo totale dell’ investimento finanziario è 18 milioni e 800 mila euro.

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