Monteprandone, il paese è pronto ad accogliere il Nuovo Ospedale

Che si realizzi in zona Scopa, come da precedente ipotesi ubicativa, ovvero in Contrada San Donato, come suggerito di recente dal consigliere Regionale Peppe Giorgini, con un’apertura anche del Presidente Luca Ceriscioli, Monteprandone è pronta ad accogliere sul suo territorio il Nuovo Ospedale.

Con l’assessore all’Urbanistica Meri Cossignani il Sindaco Loggi si è messo subito al lavoro per verificare se la zona di San Donato/Fosso dei Galli, come quella di via Scopa, possa essere dotata delle opere pubbliche necessarie (rete fognante, elettrica, pubblica illuminazione, gas metano, idrica) e se, sotto il profilo urbanistico, le aree siano prive di vincoli ambientali.

Di certo entrambe le localizzazioni sono facilmente raggiungibili dalle principali vie di comunicazione, essendo collegate o facilmente collegabili con la Statale 4 Salaria, con la Statale 16, con lo svincolo della Superstrada Ascoli Mare, con il casello autostradale di San Benedetto del Tronto. Inoltre, al servizio della linea ferroviaria, nel territorio di Monteprandone è presente anche un eliporto e una pista di atterraggio per aerei di piccola dimensione.

Monteprandone, insomma, anche nel rispetto dei criteri previsti dal Decreto Balduzzi, è la sede ottimale per ospitare un nuovo presidio di primo livello perché si trova in prossimità della costa e in una posizione tale da poter servire un ampio bacino di utenti, anche di quelli provenienti dal confinante territorio abruzzese. Prive di qualsiasi ragionevolezza appaiono diverse e ulteriori proposte di localizzazione, peraltro in aree a forte rischio esondazione, inidonee ad accogliere la struttura.

Il Sindaco di Monteprandone Sergio Loggi afferma: “Faccio appello al sindaco Piunti affinché si metta mano al regolamento per il funzionamento della Conferenza dei Sindaci dei 33 Comuni, in modo che l’assemblea torni ad esprimersi in via consultiva sulle aree di Monteprandone. Si dia poi la parola ai cittadini, attraverso lo strumento del Referendum.

Da ultimo, ribadisco un concetto da sempre sostenuto dall’Amministrazione Comunale: nell’attesa che il nuovo nosocomio diventi realtà, è necessario che la Regione Marche potenzi i servizi dell’ospedale Madonna del Soccorso.”

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