Strumento misura cardiotossicità chemio. Avvio sperimentazione IOT

E’ uno strumento innovativo di piccole dimensioni, che permette di misurare al malato, anche a domicilio, in maniera semplice, automatica, veloce e non invasiva, come se rilevasse la semplice pressione sanguigna, l’eventuale disfunzione dell’endotelio (cardiotossicità) causata da farmaci chemioterapici, primo segno di rischio cardiovascolare.
E’ stato realizzato grazie a uno dei bandi “Salute e Benessere” della Regione Marche, con fondi Ue Por Fesr 2014-2020, e verrà sperimentato nell’Area Vasta 2 di Fabriano: l’investimento è di 1,7 milioni di euro, favorito da un contributo di 949mila euro.
Si tratta del progetto “IOT” (Intelligence oncology telecare) presentato ad Ancona, tra gli altri, dall’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora.
Coinvolge un partenariato pubblico e privato, che ha come capofila l’azienda Vivisol di Jesi, con altre sei società, in sinergia con Asur, Università politecnica delle Marche, Ateneo di Camerino e Meccano (centro innovazione tecnologica).

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