Ascoli Calcio, Caso Da Cruz: La voce del giocatore.

Ieri sera, l’Ascoli, sui maggiori social network ha pubblicato il comunicato ufficiale riguardante le decisioni prese dopo il brutto episodio che ha riguardato Alessio Da Cruz al “Provinciale” di Trapani. Il giovane Olandese, che non è tornato ieri sera con la squadra nel capoluogo piceno, questa mattina ha rilasciato un’intervista al noto sito Gianlucadimarzio.com per esprimere le proprie opinioni non rispettando il silenzio stampa della società.

“Ho sbagliato ad entrare in tackle sapendo che ero in ritardo, ma non era mia intenzione toccare il giocatore del Trapani. Nel primo tempo, Gerbo, ha discusso con l’arbitro della sua ammonizione. Ho cercato di trattenerlo, ma l’arbitro mi ha detto già allora che mi avrebbe dato un cartellino rosso, nonostante non stessi facendo nulla di male in quel momento. Perché?. Ho sbagliato in passato con il mio comportamento in campo, ma è questo un motivo per minacciarmi e trattarmi in modo diverso?

Reazione all’espulsione? Ero calmo e volevo andare fuori dal campo. L’ho accettato, ma alcuni tifosi dell’Ascoli, hanno iniziato a insultare me e la mia famiglia anche con insulti razzisti. Ho perso il controllo. E’ difficile capire come i tifosi possano non sostenere la propria squadra e i propri giocatori in certi momenti. Mi scuso, comunque, con quella parte di tifosi che non aveva niente contro di me.

Prestazione? Sono dispiaciuto perché abbiamo giocato male, abbiamo perso e non siamo neanche riusciti a segnare in superiorità numerica. Dobbiamo assumerci le colpe noi e fare molto meglio. Lavoriamo duro ogni giorno e vogliamo vincere. Ci può stare che i tifosi siano arrabbiati, ma continuate a sostenerci. Abbiamo bisogno che siate con noi. Non contro di noi”.

Su Pulcinelli: “Non ho mai insultato il nostro presidente, persona che rispetto profondamente e che so che investe molto per far crescere l’Ascoli per portarlo in Serie A. Come posso insultare qualcuno che paga il mio stipendio?

Zanetti: “Uno dei migliori allenatori che ho avuto in carriera. Fa tutto il possibile per vincere, seguendo sempre noi giocatori e insieme siamo una squadra. Non è colpa sua se non riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi.

Sul futuro: “Non avevo alcuna intenzione di lasciare Ascoli, ma ho letto che il club non mi vuole più. Parlerò con i miei agenti per vedere come continuare”.

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