Poliambulatorio “Assieme” di Arquata raccontato dal dottor Paolini

Venerdì 24 gennaio alle ore 11 si terrà l’inaugurazione del Poliambulatorio “Assieme” ad Arquata del Tronto.

Figura di riferimento del centro socio-sanitario è il medico curante di Arquata, Italo Paolini.

In un territorio montano, alle prese con le difficoltà causate dal sisma,dalle lungaggini burocratiche, dalle scelte non ponderate delle Istituzioni, costituire un Poliambulatorio è una sfida che racconta le necessità di un luogo e della popolazione che lo vive quotidianamente.

“I fenomeni di spopolamento e le peculiarità dell’assistenza nelle aree interne montane della regione Marche –  ci spiega il dottor Paolini- presentano e presentavano, anche prima dei ripetuti eventi sismici, problematiche e criticità difficili da affrontare.

Il sistema sanitario nazionale -continua- è in una fase di annunciata e ancora non realizzata trasformazione, ma i modelli che si prospettano prevedono soluzioni facilmente adattabili a realtà urbanizzate con la creazione di strutture che uniscono 8-10 medici di medicina generale, specialisti, infermieri, personale di studio, operatori sociali.
Questi modelli mal si adattano alle realtà di piccoli comuni montani, a popolazione sparsa, pena la conseguenza di un ulteriore perdita della capillarizzazione dei servizi sanitari”.

La necessità di studiare e approfondire le urgenze di un territorio e creare un piano strutturato, in grado di rispondere e ottemperare alle necessità reali di quel determinato territorio, poiché chiaramente ogni luogo conta una certa popolazione, una specifica età demografica, una domanda ben delineata, chiarisce la volontà di garantire ad Arquata un presidio che favorisca la presenza della cittadinanza e il desiderio di non costringerli a spostarsi altrove.

“Nessuna struttura ospedaliera, – chiarisce Italo Paolini-  unica o multipla, è in grado di adempiere alle proprie funzioni dedicate all’acuzie complessa ed alla alta specializzazione senza un adeguato filtro da parte delle cure territoriali di primo livello, che selezioni i Pazienti da avviare al livello sopedaliero di cure.
Gli eventi sismici dell’Agosto e Ottobre 2016 che hanno prodotto effetti disastrosi su molti comuni montani (Arquata del tronto-Acquasanta Terme-Montegallo-Castelsantangelo sul nera, Visso, Montemonaco) pongono all’attenzione di chi vuole realmente ricostruire e ridare vita a queste località il problema del mantenimento di servizi efficienti e capillari.
La progressiva de-antropizzazione di alcune aree per effetto di fenomeni di invecchiamento demografico, riduzione della popolazione e dell’occupazione rischia di alimentare un circolo vizioso legato ad una graduale diminuzione quantitativa e qualitativa dell’offerta locale di servizi pubblici, privati e collettivi (trasporti-scuola-salute) che accentuerebbe ulteriormente i processi di spopolamento”.

Il presidio di erogazione di assistenza sanitaria “Salute in montagna” – Progetto Assieme, ovvero Assistenza Socio-Sanitaria Integrata per Evoluzione e Miglioramento Erogazione servizi di cure primarie, vuole rappresentare la risposta alle esigenze di Arquata.

“I servizi che offrirà sono in gran parte operativi presso la struttura provvisoria del pre-fabbricato – puntualizza il dottor Paolini-  donato al Comune dall’associazione “CUAMM per l’africa” e con attrezzature interne donate, sempre al comune di Arquata del tronto, da Notariato Italiano, Esaote, cittadinanza Petritoli, Fondazione Rava.

Lo spostamento delle attività nella struttura edilizia definitiva, derivante da donazione da parte di dipendenti Pfizer e raccolta fondi Avis, consentirà di sfruttare appieno tutti i servizi, al momento limitati per mancanza di spazio.”

Quali sono tutti i servizi di cui la popolazione arquatana potrà usufruire?

• medicina generale convenzionata nell’ambito delle programmazioni di AFT
• pediatria convenzionata
• specialistica ambulatoriale
• servizi di telemedicina
o telecardiologia (disponibile con progetto BIM Tronto)
o teledermatologia (sperimentazione già avviata con INRCA AN)
• diagnostica di primo livello con stretto collegamento con i percorsi specialistico- ospedalieri di 2° livello:
o ecografia ambulatoriale e domiciliare (apparecchiatura già disponibile ed operativa)
o holter pressorio
o ecg holter con collegamento con cardiologia Ospedale AP (aritmologia)
o indice ABI (1° livello con supporto personale infermieristico-progetto
ASSIEME) ed eventuale ecodoppler
o spirometria
o monitoraggio INR con coagulometro
o valutazione osteoporosi con densitometria ad ultrasuoni calcaneare
o prevenzione ostetrico-ginecologica con presenza mensile di specialista
ginecologa (Dr.ssa Vitturini) e diagnostica ecografica (disponibilità ecografo con sonde ginecologiche). Ecografo e supporto economico per specialista ginecologa derivano da donazioni della fondazione Rava.
o otoscopia digitale con possibilità teleconsulto
• servizi infermieristici ambulatoriali per medicina di iniziativa
o accessi programmati per
▪ follow-up ecg-grafico pazienti ipertesi
▪ valutazione indice ABI nella popolazione a rischio ▪ visita periodica piede diabetico
▪ esecuzione spirometrie e densitometria calcaneare
• personale di studio (già disponibile)
• collegamento (possibilmente anche logistico) con operatori dei servizi sociali (da attivare)
• trasporto anziani e disabili (supporto Croce Verde e Croce Rossa)

“L’esperienza di attuazione di molti di questi servizi presso la struttura provvisoria attuale non potrà che migliorare nella nuova sede – conclude il medico di Arquata Italo Paolini- e contribuire ad alimentare, attraverso i servizi offerti alla popolazione di Arquata e dei Comuni limitrofi, la speranza di riprendere degnamente la vita nei nostri luoghi con uno scatto in avanti di tutto il processo di ricostruzione di abitazioni, patrimonio culturale e servizi.”

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