Strage discoteca, Regione parte civile. Parte offesa in processo a ‘banda spray’ anche Garante diritti

“Le istituzioni non si dimenticheranno di quella giornata, di quello che è accaduto, con l’impegno di portare avanti negli anni un percorso crescente in termini di attenzione”.
Sono le parole del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, in riferimento alla strage nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, che delineano il motivo principale della decisione di Giunta e Garante dei diritti di costituirsi parte civile nel processo in abbreviato contro la ‘Banda dello spray’, in aula ad Ancona il 5 marzo, in cui sei ragazzi sono accusati di aver spruzzato peperoncino per derubare altri giovani, la notte dell’8 dicembre 2018, generando la calca in cui morirono cinque adolescenti e una madre 39enne.
Alla presentazione dell’iniziativa, solo una delle azioni orientate a tenera alta l’attenzione sul tema giovani e a promuovere la sicurezza del divertimento, c’erano anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, il garante Andrea Nobili e Luigina Bucci presidente del Comitato genitori (Cogeu).

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