Coronavirus: elezioni regionali in forse, si rafforza l’ipotesi del voto in autunno

Tra le tante decisioni da sciogliere si affaccia il nodo elezioni.

Le amministrative comunali e regionali dovevano tenersi in una data, non ancora ufficializzata, ma verosimilmente ricompresa, tra il 17 maggio (primo turno) e il 31 maggio (secondo turno).

L’ipotesi che inizia a circolare è quella di uno slittamento del voto in autunno quando saranno chiamati alle urne 1050 comuni italiani tra cui 14 capoluoghi di provincia e 4 di regione.

Il problema che si pone è tecnico ma non eludibile, per andare ad elezioni a metà maggio occorre indirle almeno un mese prima, ovvero il 15 aprile, per consentire gli adempimenti quali il deposito delle liste e dei simboli.

Data troppo vicina che pone il Governo nella consapevolezza di non poter contenere l’emergenza Covid-19 in un così breve termine.

Tra le soluzioni possibili la più accreditata, al momento, vede il voto posticipato a metà ottobre così da far slittare al 15 di settembre i termini di legge previsti.

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