Coronavirus, nuovo decreto nuova data: ecco perché il 31 luglio

Inizia a circolare la notizia di un nuovo decreto.

Dalla bozza trapelata, ora in discussione in Consiglio dei Ministri, si confermano le misure restrittive e si indica un termine finale: il 31 luglio.

La data fa paura, e i cittadini si chiedono se durerà così a lungo la quarantena. In realtà il 31 luglio rappresenta solo il giorno in cui termina “lo stato di emergenza” di sei mesi dichiarato il 31 gennaio 2020.

Chiarita la circostanza, e in attesa del decreto, si può anticipare che nella bozza di decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, richiamati i principi costituzionali di proporzionalità ed adeguatezza, e ricordate le restrizioni in vigore, chiarisce come queste potranno essere prorogate ma anche allentate in base alle diverse realtà regionali o addirittura comunali.

Dove le Regioni, facciano richiesta di estendere o restringere le misure, queste dovranno trovare parere favorevole del Governo. Laddove a richiedere le modifiche alle misure fossero i Sindaci, invece, spetterebbe alle Regioni di accordarle.

Dipenderà tutto dalla curva dei contagi, se la curva si abbassa le misure si allentano prima del 31 luglio.

Intanto il Presidente Sergio Mattarella ha invitato i partiti, di maggioranza e opposizione, all’unità e al senso di responsabilità “per la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione” che ha detto “non può essere solo una unità del popolo italiano”.

 

Impostazioni privacy