Le infermiere del Torrette di Ancona collegano pazienti e familiari con i tablet

Il Coronavirus costringe il paziente a rimanere isolato, senza l’affetto dei familiari, senza un abbraccio, uno sguardo, a lottare contro un male che ti strozza il fiato.

La tecnologia diventa in questo contesto storico un modo per risollevare l’animo di queste persone, mettendosi al servizio di un cuore che necessita di visi familiari e sorrisi conosciuti. Le infermiere dell’Ospedale Torrette di Ancona hanno deciso di collegare i pazienti ai parenti, che sono a casa, attraverso dispositivi come tablet e cellulari.

A seguito di un appello su Facebook, sono riusciti a raccogliere tablet e cellulari usati, che saranno collegati tramite la rete wi-fi dell’ospedale.  I pazienti potranno così vedere attraverso la videochiamata i familiari e sentirsi meno soli, attaccati a un respiratore, in una sala ospedaliera, soli.

Sono numerosi i figli, i parenti, i nipoti, che non hanno avuto modo di salutare i loro familiari, ricevendo dalle strutture sanitarie solo la comunicazione del decesso. Non hanno potuto salutarli, consentire una degna sepoltura. Sono stati ricoverati e da quel giorno non hanno avuto più alcuna notizia. L’inziativa del personale sanitario del Torrette di Ancona diventa perciò emblematica di una professione che assume sempre di più, in questa emergenza, i contorni di una missione nella quale testa e cuore compiono lo stesso viaggio. L’isolamento totale dei pazienti fa soffrire anche medici e infermieri che si sono messi nei panni dei familiari e accendendo i tablet, hanno acceso la luce dell’empatia.

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