Fase due, cosa cambia per gli spostamenti dal 4 maggio

Il nuovo DPCM del 26 aprile abroga il precedente. Non si fa più menzione del divieto di spostamento tra Comuni, mentre resta in vigore il divieto di spostamenti intra-regionali.

Come potremo muoverci dopo il 4 maggio?                                            Per andare in un’altra Regione occorrerà l’autocertificazione e che sussista uno dei tre motivi tra esigenze di salute, assoluta urgenza o comprovate esigenze di lavoro a cui si aggiunge adesso un quarto motivo, la visita ai congiunti. Si è chiarito che, anche nella visita ai propri affetti stabili, bisognerà mantenere le distanze e indossare le mascherine. Se per esempio si lavora a Roma e si ha la residenza in Puglia si può tornare a casa per un week-end e poi rientrare a Roma? Stando al decreto, e alle dichiarazioni di Conte, pare di sì.

Per gli spostamenti da Comune a Comune, anche se non ci sarà un ritorno alla vita di prima, è previsto un allentamento delle restrizioni. Ci si potrà spostare all’interno della propria Regione di residenza, sempre per i tre motivi più uno ovvero lavoro, salute, necessità e visita ai congiunti secondo quanto chiarito dal Ministro ai Trasporti e Infrastrutture De Micheli. Sarà possibile fare spesa in un altro Comune? Sì, se rientra nelle motivazioni di necessità.

Sarà consentito poi, sempre, il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Si può tornare a casa. Una buona notizia per tutte quelle persone che sono rimaste bloccate in un’altra città all’inizio del lockdown. Resta invece in vigore il divieto di rientrare nelle seconde case

Il testo del decreto non è scritto in maniera chiara e dettagliata. Per maggiori chiarimenti, potrebbero arrivare nei prossimi giorni, sul sito internet del governo, faq di spiegazione delle nuove disposizioni.

 

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