Ascoli, il Sindaco Fioravanti scrive al Presidente Ceriscioli: si anticipi la riapertura!

Ascoli Piceno – Una lettera inviata al Presidente della Regione Luca Ceriscioli. A scriverla il Sindaco Marco Fioravanti. La richiesta quella di sollecitare la riapertura, in sicurezza, di attività come bar, ristoranti, parrucchieri ed estetiste.
Se il Premier Conte ha previsto un mese di maggio a saracinesche abbassate il primo cittadino invita la Regione a pensare di non aspettare il 1 giugno. Di seguito il testo della lettera, integralmente riportato.
Egregio Presidente,
Le scrivo per sollecitare una Sua anticipata riapertura di tutte quelle attività che – stante il nuovo Dpcm in vigore dal 4 maggio – sarebbero al contrario costrette a mantenere abbassate le loro serrande fino all’1 giugno 2020.
Non è ammissibile che parrucchieri, barbieri, centri estetici e attività dedite alla cura della persona – che da sempre sono tenuti a rispettare rigidi protocolli di igiene e pulizia all’interno dei propri saloni – debbano attendere ancora un mese per la loro riapertura.
Pur dovendo certamente riorganizzare la loro attività su appuntamenti, riducendo il numero di clientela e dipendenti all’interno delle varie strutture e utilizzando dispositivi di sicurezza quali guanti e mascherine, è fondamentale garantire una ripartenza di tali attività sulla base di tutti i protocolli che il Governo vorrà indicare.
Lo stesso dicasi per le attività di toelettatura: accertato come il virus non possa essere trasmesso tramite gli animali da compagnia, chiediamo che anche queste attività – nel pieno rispetto delle misure fornite dal Governo – possano tornare a lavorare in maniera anticipata rispetto a quanto previsto nell’ultimo Dpcm.
Facciamo nostre anche le proteste di bar, ristoranti, pizzerie e di tutti quei lavoratori che per i prossimi giorni dovranno sostenersi solo su servizi da asporto e a domicilio. È purtroppo impensabile che – puntando esclusivamente su questa tipologia di attività – tali esercizi commerciali riescano a trovare economie sufficienti per andare avanti.
Anche per questo settore saranno necessari rigidi protocolli da rispettare: ridotto numero di clientela, utilizzo dei dispostivi di sicurezza, distanziamento tra tavoli e quant’altro il Governo vorrà decidere. Ma è necessaria una loro ripartenza.
Comprendiamo come sia difficile prendere decisioni univoche per l’intero Paese, ma è inammissibile che in quelle aree in cui si è riusciti ad arginare al meglio il diffondersi del Covid-19 si debba sottostare alle stesse misure restrittive in vigore in territori duramente colpiti dall’emergenza e nei quali la situazione è ancora critica.
Se così fosse, sarebbero purtroppo costrette alla chiusura definitiva tante attività del nostro territorio. Si spalancherebbero le porte al lavoro nero.
Si avrebbero ripercussioni gravissime sull’intero tessuto socio-economico del nostro Paese.
E si condannerebbero alla fame tante famiglie italiane.
Ecco perché è necessario prendere provvedimenti in favore di tali attività, che rappresentano un volano dell’economia della nostra regione e di tutto il Paese.
La loro riapertura non sarà ovviamente da intendersi come immediato ritorno alla normalità, ma potrà e dovrà essere consentita solo per quegli esercizi commerciali che saranno in grado di rispettare rigidamente i protocolli di prevenzione e sicurezza forniti dal Governo.
Tutti questi lavoratori hanno accettato – seppur a malincuore – le iniziali misure restrittive messe in campo per contrastare l’emergenza Coronavirus. E lo hanno fatto con grande senso di rispetto e responsabilità.
Adesso però è necessaria una loro ripartenza.
Altrimenti, una volta superata l’emergenza sanitaria, ci sarà una ben più grave crisi sociale, economica e umana cui dover far fronte.
Certo dell’attenzione che vorrà mostrare alla richiesta, Le invio i miei più cordiali saluti.
Il Sindaco Marco Fioravanti
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