Claudio Bellini, Maria Stella Origlia, Gianluca Pompei e Fabio Urbinati, di Italia Viva, dichiarano di “non voler attendere oltre la definizione della vicenda del ponte sul fiume Tronto all’ingresso della zona industriale che collega il territorio abruzzese di Ancarano con Castel di Lama, all’uscita della Ascoli Mare.”
“Questo ponte ormai da anni ha ridotto in modo pericoloso la carreggiata con guardrail in cemento su entrambi i lati di senso unico, in aggiunta a quello originale da ripristinare, appesantendo la struttura. Un provvedimento si per sé temporaneo ma che è passato nel dimenticatoio generale. Un peso aggiuntivo che non tranquillizza tutti i fruitori di questa importante arteria specie dopo le note vicende nazionali del Ponte di Genova o di quello di Albiano. Senza considerare le condizioni dell’asfalto sul ponte dove le buche di volta in volta sono malamente ricoperte e che puntualmente riemergono con tutta la loro pericolosità al primo acquazzone”.
Gli esponenti di Italia Viva sostengono che non è più tempo di procrastinare, ma di agire. “Un cavalcavia che , torniamo a ribadirlo, è di fondamentale importanza per la viabilità quotidiana dei cittadini che si recano sul posto di lavoro e che giornalmente subisce lo stress di migliaia di tonnellate di merce dirette verso le aziende di tutto il comprensivo Ascolano”.
