Offida, “Percorsi del gusto” il progetto per rilanciare il Piceno

L’iniziativa presentata ieri all’Enoteca regionale di Offida nell’incontro promosso da VINEA dedicato alla presentazione di proposte per il rilancio del Piceno nel settore enogastronomico e turistico. Incontro presentato e coordinato dalla bravissima Letizia Bellabarba. Oltre a VINEA, soggetto promotore, hanno preso parte il Comune di Offida, il GAL Piceno, la Regione Marche e la start-up i-strategies, per illustrare le opportunità per le aziende del territorio dando spazio alle proposte dei partecipanti.

Particolare l’interesse per l’intervento dedicato al progetto “Percorsi del Gusto” presentato all’interno di un bando della Regione Marche dove sono stati messi a disposizione 700.000 euro: beneficiari saranno l’Istituto Marchigiano di Enogastronomia e l’Enoteca regionale delle Marche di Offida.

«Si tratta di un progetto il cui iter burocratico e amministrativo è in fase di conclusione – spiega il dirigente della Regione Marche Roberto Luciani – e che riguarderà iniziative che potranno essere messe in campo nel periodo 2020-2021».

«Attraverso questo progetto – spiega Ido Perozzi di VINEA – vogliamo mettere a sistema le tante eccellenze del nostro territorio puntando, ancor più di quanto abbiamo fatto sino ad oggi, sulla sostenibilità».

Interviene anche Anna Casini, vicepresidente regionale: «Il progetto speciale si inserisce all’interno di una strategia di promozione della Regione Marche e delle sue tipicità che vuole mettere in risalto il fatto che le Marche siano la prima regione italiana per il biologico investendo ancora di più sulla sostenibilità e la tutela della biodiversità».

Il ciclo di incontri Gusti Piceni proseguirà nei prossimi mesi per proseguire questo processo virtuoso di condivisione e collaborazione con il territorio a favore dello sviluppo e del rilancio piceno.

«Oltre che su una offerta integrata e distintiva – ha concluso Gianluca Vagnarelli, docente di UniMc e fondatore di i-strategies – credo sarà fondamentale fare leva sul capitale narrativo del Piceno. Vale a dire sulle tante storie di passione autentica di cui siamo ricchi e che attendono solo di essere raccontate in modo più efficace per poter divenire virali».

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