Gli agricoltori dettano i punti del programma, Mangialardi sottoscrive gli impegni

La tutela del territorio e delle aree forestali, una migliore gestione della fauna selvatica e lo snellimento delle procedure burocratiche per accedere ai fondi destinati all’agricoltura e per avviare attività secondarie nell’ambito della multifunzionalità. Sono solo alcuni argomenti delle linee programmatiche (più cinque punti da tradurre in realtà entro i primi sei mesi di governo) per i candidati alla presidenza della Regione Marche. Questa mattina, alla sede Coldiretti di Ancona Baraccola, è stato il turno di Maurizio Mangialardi. Il candidato governatore per il centrosinistra è stato accolto dalla presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni. “Nel corso di questa campagna elettorale ci siamo resi disponibili alle richieste di incontro dei vari candidati e così abbiamo avuto modo di incontrarne di ogni parte politica – spiega la presidente Gardoni – il documento nasce dal mondo agricolo e dalle istanze dei territori. A tutti abbiamo chiesto di farsi promotori di politiche regionali in grado di offrire prospettive di sviluppo all’agricoltura marchigiana e alle molte imprese che vi operano”. In platea presidenti, direttori, capiservizio e funzionari dell’organizzazione regionale. Mangialardi ha sottoscritto gli impegni presentati dagli agricoltori. Tra le richieste la possibilità di snellire le procedure burocratiche dei bandi del Psr sull’esempio di Piattaforma 210, trasformando ciò che è stato predisposto per l’emergenza in prassi strutturale, dare piena attuazione alle disposizioni in materia di contenimento della fauna selvatica senza ulteriori rinvii, obiezioni e dubbi interpretativi da parte ATC, Polizie Provinciali, Associazioni Venatorie, eccetera, ammodernare la legge sulla multifunzionalità delle imprese agricole dando loro maggiori possibilità di intervento, prevedere premialità nei bandi pubblici per la gestione di servizi di ristorazione collettiva di scuole, uffici, università e strutture sanitarie.

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