Nuovo Dpcm, la firma slitta a martedì. Le possibili strette previste dal Governo.

La parola d’ordine è coprifuoco. Alle 21, come vorrebbe il Governo, o alle 18, come chiede il Comitato Tecnico Scientifico. Saracinesche abbassate in tutta Italia, dunque, e persone in giro solo per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute, debitamente autocertificate.

Nelle aree più a rischio, come in Lombardia e Calabria, bar e ristoranti chiusi anche a pranzo e didattica a distanza per tutti gli studenti.

Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio sarà valido su tutto il territorio nazionale, tra le misure previste anche la chiusura dei centri commerciali nel weekend e il blocco della mobilità tra Regioni. Ulteriori limitazioni saranno previste in base ai territori e all’indice di contagio Rt.

La firma del terzo Dpcm dovrebbe quindi arrivare domani 2 novembre, dopo che il premier Giuseppe Conte avrà riferito al Parlamento sulle nuove restrizioni, ormai necessarie, dopo i bollettini degli ultimi giorni dalla Protezione civile: se i nuovi casi hanno superato i 30 mila contagi, l’ultimo rapporto positivi/tamponi segna la percentuale del 16,3%.

 

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