Ascoli, CasaPound: “Basta falsità sul corteo, facciamo chiarezza” La narrazione della sinistra cittadina scricchiola davanti all’evidenza dei fatti e dei video

Dopo la discussa manifestazione di Domenica scorsa, è CasaPound a fare chiarezza sui fatti di domenica, tramite il proprio responsabile provinciale Giorgio Ferretti che non lesina critiche alla sinistra e alla gestione dell’ordine pubblico.

“Pietoso leggere sui giornali fantasiose ricostruzioni dei fatti – spiega Ferretti – da parte di chi non era presente, ma tenta di arrecare danno alle categorie in mobilitazione sproloquiando di estrema destra e speculazioni politiche, senza riconoscere minimamente le difficoltà del momento”

“Dove sarebbe la speculazione? Non esiste un video, una foto, un volantino, uno striscione, una maglietta, una bandiera, nulla che accomuni il simbolo di CasaPound o qualsivoglia movimento alla manifestazione spontanea di Domenica. Come si fa a speculare politicamente sulle categorie quando è da oltre un anno che CasaPound ha chiarito di non volersi più candidare alle elezioni?
Nardini, Ameli e la Casini (assenti e silenti domenica) evidentemente non sopportano il fatto che la sinistra non riesca più ad intercettare quelle categorie che stanno pagando la crisi sanitaria ed economica e allora inventano falsità pur di darsi un tono.”

“Anche la versione della Questura sull’utilizzo “proprio” dei lacrimogeni vacilla fortemente davanti ai video diffusi in rete dai presenti e divenuti subito virali. Anche quelli sono fotomontaggi dell’estrema destra? – incalza ancora Ferretti – Sono gli stessi video che mostrano commercianti col megafono, rappresentanti di gruppi sportivi, titolari di bar e pub, fornitori, donne e bambini che marciano civilmente chiedendo ‘lavoro’ e ‘dignità’ o che chiedono spiegazioni ai poliziotti sull’ accaduto.”

“Rispetto all’organizzazione della manifestazione, è bene fare chiarezza: La richiesta per una manifestazione c’è stata. Dopo la riunione dei commercianti al Centro Sportivo Tofare di Giovedì scorso, rappresentanti della Questura hanno accordato verbalmente una manifestazione rinviando al giorno successivo le pratiche burocratiche. Nessuno ne parla. Quando l’indomani il rappresentante dei commercianti si è recato in Questura questo permesso gli è stato negato in ogni forma. Da lì è nato un crescente malcontento delle categorie che con uno spontaneo tam-tam di messaggi e telefonate, ha fatto sì che ci fosse una manifestazione come già accaduto in decine e decine di città in Italia, manifestazioni svoltesi al 99% senza alcun incidente o tensione. Come mai ad Ascoli no? Siamo cittadini con diritti di Serie B?”

“Il tam-tam virale ha raggiunto decine e decine di commercianti e partite iva come si evince dai video. Categorie e non solo. Erano presenti anche svariati consiglieri comunali e regionali: Alessio Pagliacci, Mauro Agostini, Elena Stipa, Andrea Maria Antonini, Gianpaolo Ferretti e tanti altri ancora.

Sarebbe impensabile credere che l’organizzazione “oscura” di CasaPound possa catalizzare la partecipazione di così tante autorità ad una manifestazione non autorizzata. Finiamola con la caccia alle streghe”

“Erano presenti militanti di CasaPound? Certamente. Sarebbe impossibile il contrario, cioè credere che tra i militanti del movimento ci siano marziani che non lavorano, non hanno bar, non hanno partite iva, etc e non si sentano toccati dal DPCM. Tra i nostri ci sono P.iva, lavoatori del settore ristorazione, rappresentanti, avvocati, operai senza cassa integrazione e chi più ne ha e più ne metta.”

“La mia presenza? Scontata – conclude Ferretti -Sono una p.iva che paga regolarmente le tasse. Sono un informatore medico-scientifico che grazie ai decreti, non può recarsi negli ospedali e nelle cliniche private (il 70% della platea medica) senza alcun ‘ristoro’. Posso sentirmi arrabbiato? Da quando ho perso i diritti di libero cittadino? Solo sulla base del mio colore politico?

Io e gli altri ragazzi ci siamo spontaneamente uniti alle categorie penalizzate dal DPCM dietro un unico simbolo: il tricolore. In piazza non c’era nè destra nè sinistra, solo Italiani che chiedono di poter lavorare, regolarmente. Basta con le menzogne”
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