COVID: si prospetta l’Italia quasi tutta arancione da domenica e divieto di spostamento tra regioni fino al 15 febbraio

Riunione tra il Governo e le Regioni sulle misure restrittive che saranno contenute nel prossimo Dpcm. All’incontro partecipano anche i rappresentanti di Anci e Upi. Parte della riunione sarà dedicata all’integrazione del piano vaccini.

Il ministro Speranza nel suo intervento con le regioni ha sottolineato come “i dati europei siano in significativo peggioramento”, secondo quanto si apprende da fonti accreditate. “La situazione – ha aggiunto Speranza- non può essere sottovalutata. Lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova forte ondata”.
L’introduzione della zona bianca è un “segnale per il futuro”. Vi si entrerà in base ad una serie di condizioni: tre settimane di fila con un’incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti, Rt sotto l’1 e rischio basso.
Il ministro ha fatto una sintesi dei provvedimenti che entreranno in vigore dal 16: nuove soglie per l’ingresso nelle fasce – si va in zona arancione con RT 1 o con un rischio complessivo alto, si va in zona rossa con Rt 1.25 – divieto di spostamento tra le regioni anche gialle, con le deroghe già previste, proroga dello stato d’emergenza fino al 30 aprile, limite di due persone per andare a trovare a casa parenti o amici una volta al giorno.

Il testo definitivo del Decreto legge, secondo quanto avrebbe spiegato il ministro della Salute nel corso della riunione con le Regioni, prevede il divieto di spostamento tra le regioni sarà in vigore fino al 15 di febbraio e non fino al 5 marzo. Nella bozza che era entrata in Cdm gli spostamenti erano vietati dal 16 gennaio al 5 marzo, anche tra regioni gialle.

Musei aperti in zona gialla nei giorni feriali. E’ l’ipotesi a cui il Governo sta lavorando con il nuovo Dpcm, secondo quanto annunciato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini intervenendo al convegno online ‘More Museum’, organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Firenze insieme a Muse e al museo Novecento. “Nel Dpcm che chiuderemo oggi – ha detto il ministro – proporrò che i musei riaprano nelle zone gialle almeno nei giorni feriali. E’ un servizio ai residenti. E’ un primo passo, un segnale di riapertura”.

La crisi “non ci impedirà di correre per garantire tempi rapidi” sui ristori: il decreto ha la “massima priorità” ma serve prima il nuovo scostamento di bilancio. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia nel corso della riunione con le regioni, sottolineando che si sta ragionando su ristori “specifici” per il settore dello sci e che sono confermati “interventi cospicui” su bar, ristoranti e su tutte le attività che verranno penalizzate dalle chiusure.

Intanto in serata, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto legge con le misure per il contrasto al Covid. Il decreto proroga anche lo stato d’emergenza fino al 30 aprile.

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