Ascoli, Dati Cna Picena, boom dell’attività online di promozione e di vendita tramite e-commerce

Strade alternative per superare, prima la crisi generale, poi quella del terremoto e ora quella della pandemia. La Cna di Ascoli raccoglie i dati del trend delle imprese del Piceno dal 2019 agli inizi del 2021 e rimarca l’importanza di diversificare linee di prodotto, canali di vendita e approccio alla clientela. Più dell’8 per cento di calo delle imprese commerciali e del piccolo artigianato di prossimità, ma un raddoppio, soprattutto nell’arco dell’anno 2020, delle vendite e delle promozioni online grazie alla Rete.

E’ con questo spirito di promozione e slancio – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – che andiamo a rinnovare il gruppo di lavoro della nostra Associazione per quanto riguarda settori quantomai strategici in questo periodo, dall’informatica ai fotografi, dal webmarketing all’editoria e al commercio online”.

Mercoledì 10 marzo la Cna Picena sarà in rete con il webinar specifico dal titolo “Dal negozio fisico al negozio virtuale”. Appuntamento online sulla piattaforma Zoom, a partire dalle ore 18, https://us02web.zoom.us/j/83052407441, con approfondimenti a cura di Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli Piceno, di Antonio Fares, Web master Tm Web, Giuseppe Argiulo, Office technical specialist Tm Web, Marco Trionfante, Founder Tm Web.

Il commercio al dettaglio via internet

Nelle Marche le imprese del commercio al dettaglio via internet passano dalle 405 unità del 2014 alle 630 del 2019 e con un balzo del 18,3% in un solo anno, alle 745 del 2020.

Nel contempo, le imprese complessive del commercio passano dalle oltre 37 mila del 2014 a 34.158 del 2020 , con un calo dell’8,4% nell’intero periodo, di quasi il 2% nel solo 2020.

La crescita più intensa è quella della provincia di Ascoli Piceno, dove le imprese del settore più che raddoppiano tra il 2014 e il 2020. Tuttavia – e forse proprio per la straordinaria crescita degli anni precedenti – nel corso del 2020 il loro ritmo di crescita risulta il più basso tra le province marchigiane.

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