Terremoto, Legnini:”110% strutturale con obbligo di miglioramento sismico per aree a rischio

“Oggi abbiamo lo strumento del 110% per le ristrutturazioni edilizie e 6 ricostruzioni post sismiche in corso. Dovremmo partre da qui per avviare una politica organica e una programmazione, individuando le aree e le risorse per mettere in sicurezza almeno le parti più fragili del Paese.
Il 110% è una misura straordinaria che va estesa temporalmente innanzituto per i territori ad elevato rischio sismico nei quali, rendendo struturale tale misura, si potrà metere in sicurezza il patrimonio edilizio provato e pubblico, non solo quello danneggiato dai terremoti”.

Lo ha detto il Commissario Straordinario alla ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, intervenendo oggi alla 4° Giornata Nazionale della prevenzione sismica promossa da Inarcassa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dal Consiglio Nazionale degli Architetti.

“Restando solo agli ultmi dodici anni, la spesa sostenuta o che dovrà essere impegnata dallo Stato per riparare i danni dei terremoti supera i 50 miliardi di euro. Di fronte alla ciclicità degli eventi sismici e all’elevata rischiosità sismica evidenziata dalla scienza, è necessario fare un passo avanti deciso verso una maggior sicurezza, stabilendo un programma di azione e delle priorità” ha aggiunto Legnini, ipotizzando anche una riforma degli strumenti normatvi e finanziari a disposizione.

“Perché non viene reintrodoto l’obbligo del miglioramento sismico come requisito per accedere alle detrazioni del 110%? Lo Stato coprirebbe gli oneri dei lavori, ma a condizione che si arrivi ad un grado di sicurezza elevato degli edifci. Dovremmo approfondire anche il tema dell’assicurazione degli immobili rispetto ai rischi delle calamità naturali, magari prevedendo a valle degli interventi finanziati dalla ricostruzione post sisma o dal 110% una forma di assicurazione obbligatoria per i cittadini” ha concluso il Commissario.

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