Arquata Potest recupera il sentiero da Pescara ad Arquata capoluogo, raggiungendo anche Camartina e Pretare

L’Associazione Arquata Potest ha portato a termine il recupero dell’antico sentiero tra Pescara del Tronto e Arquata capoluogo, agganciandosi anche ai sentieri 103 e 104 e raggiungendo così anche le frazioni di Camartina e Pretare, ai piedi del Monte Vettore, all’interno dell’omonimo comune, unico in Europa diviso tra due Parchi Nazionali.

L’opera di ripristino, assai impegnativa, è stata realizzata grazie all’impegno dei volontari Francesca Olini, Riccardo Locatelli, Carlo Ambrosi, Angelo Tarchi,Berardina Di Cesare, Claudio Bernabò, Berardino Camacci, Patrizia Gagliardi e Peter Lerner, sotto l’egida della guida escursionistica Vittorio Camacci.

Un recupero che risulta essere ancora più importante se si pensa che avviene ad una settimana di distanza dal precedente tra Tufo e Pescara del Tronto.

Il percorso, caratterizzato da una lunghezza complessiva di circa 15 km, attraversa le frazioni più martoriate dal terremoto del 2016, che però non è riuscito ad intaccarne la bellezza naturalistica.

Si attraversano così località più o meno note agli escursionisti, tra cui la celebre pineta di Pretare, i castagneti secolari del versante dei Sibillini, lo spettacolare punto di avvistamento “Picchio7”, alle pendici del Vettore, nonché varie fonti d’alta quota, tra cui la sorgente “La Botte”, che anticamente riforniva d’acqua Arquata capoluogo, e “Fonte Cappella”, anch’essa situata nei pressi del tracciato.

Un recupero quanto mai importante, non solo perché va ad aumentare il numero dei sentieri già riaperti dall’associazione, ma soprattutto perché il tracciato in questione andrà a far parte dell’ormai celebre Cammino delle Terre Mutate, che da Fabriano raggiunge L’Aquila, aprendo così nuove opportunità per gli appassionati di trekking, i quali possono peraltro scaricare le tracce gpxe le mappe dei sentieri già recuperati direttamente dal sito www.arquatapotest.it

Un’azione che ormai viene portata avanti da Arquata Potest in maniera caparbia, in aperto contrasto con l’immobilismo che caratterizza la mancata ricostruzionedelle case, a differenza, appunto, del dinamismo che caratterizza questi volontari.

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