Ad Ascoli Piceno finanziate opere per quasi 173 milioni di euro. Interventi per la messa in sicurezza e ristrutturazione di edifici.
Continua il lavoro di recupero, ristrutturazione e riqualificazione delle opere pubbliche all’interno delle attività di ricostruzione post-sisma. Anche ad Ascoli Piceno e nel suo territorio sono state finanziati numerosi interventi, di cui diversi già portati a compimento.
Il lavoro di ricostruzione non riguarda semplicemente il ripristino e la messa in sicurezza degli edifici, adeguandoli al rischio sismico, ma comprende anche un vero e proprio intervento di rilancio. L’obiettivo è quello di avere opere pubbliche più sicure, certo, ma anche più funzionali, nel rispetto degli standard elevati richiesti oggi per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico degli edifici.
La struttura commissariale incaricata della ricostruzione post terremoto, in quell’area duramente colpita nel 2016, ha presentato un primo bilancio sulle opere già finanziate e su quelle realizzate.
Nel Comune e nella Provincia di Ascoli Piceno, inclusi Diocesi ed Erap, sono state già finanziate opere per un valore di circa 173 milioni di euro. Lo ha comunicato il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, nel corso di un incontro che si è tenuto lunedì 16 dicembre ad Ascoli, a Palazzo dei Capitani. L’incontro verteva sulla ristrutturazione e l’adeguamento sismico della scuola primaria “Cagnucci” di Ascoli, con l’ installazione di isolatori. Un intervento importante, che rientra nelle opere di ricostruzione post terremoto nel territorio di Ascoli Piceno. Castelli ha sottolineato che le opere finanziate comprendono “oltre 100 interventi, cui abbiamo dato spinta e attuazione per dare slancio vigoroso al post sisma del capoluogo piceno”.
Tra le altre opere finanziate nell’ambito della ricostruzione post-sisma si segnalano anche la costruzione del nuovo polo scolastico “Cantalamessa”, gli interventi di ristrutturazione e adeguamento sismico al Municipio e alla torre campanaria del Palazzo dei Capitani, con annessa area archeologica. Per questi lavori sono stati approvati i progetti di fattibilità tecnico-economica.
Gli interventi, dunque, sono numerosi e su più livelli. Non solo ricostruzione, come abbiamo accennato, ma anche riqualificazione e rilancio. Per dare a residenti e visitatori opere e servizi funzionali, sicuri ed efficienti. Il commissario Castelli ha ribadito che “tra chiese, palazzi storici, teatri, rigenerazione urbana e scuole siamo davvero davanti ad una mole imponente, segnale evidente di quanto le cento torri (l’altro nome di Ascoli Piceno, ndr) rivestano un ruolo centrale nella nostra idea di ricostruzione”.