Ascoli, La Polisportiva Borgo Solestà festeggia: il mondo della disabilità entra a pieno titolo nella Figc

Il mondo della disabilità entra a pieno titolo nell’attività della Federazione Italiana Giuoco Calcio. È questo il risultato del protocollo di intesa firmato tra FIGC e Comitato Italiano Paralimpico, che si pone l’obiettivo di massimizzare le potenzialità di sviluppo del gioco del calcio da parte di persone con disabilità. Il documento, nello specifico, ha di fatto attivato l’iter per l’istituzione di un tavolo di lavoro con le Federazioni paralimpiche (FispesFispec e Fisdir) per individuare le discipline da trasferire in seno alla Federcalcio, i piani di sviluppo e le relative tempistiche, nonché le necessarie certificazioni mediche, le classificazioni degli atleti e la formazione dei tecnici.
La FIGC, che ha creato una divisione ad hoc, potrà essere autorizzata a organizzare attività calcistiche sperimentali in aggiunta a quelle regolamentate dagli organismi internazionali che sovrintendono le attività calcistiche praticate da persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.

L’Ascoli For Special

Una notizia che ha fatto felici anche i dirigenti e i tecnici della Polisportiva Borgo Solestà che da 8 anni portano avanti il progetto ‘Facciamo goal alla disabilità’ e grazia ella collaborazione con l’Ascoli Calcio hanno creato una squadra l’Ascoli For Special, che partecipa proprio al campionato di Quarta Categoria.

Il presidente del CIP nonché ex commissario straordinario della FIGC Luca Pancalli ha evidenziato come quella odierna sia una giornata storica per la federazione: “La casa del calcio italiano si apre alle attività calcistiche praticate da persone disabili. Da oggi parte un nuovo percorso, stiamo scendendo tutti in campo con la stessa maglia e sono convinto che i risultati arriveranno.

“Siamo la prima federazione a livello mondiale che avrà una Divisione di questo tipo – ha sottolineato il Presidente FIGC Gabriele Gravina – il presidente Pancalli mi ha fatto un bellissimo regalo. Si tratta di una delle più belle dimensioni a livello sportivo, che mette in luce l’elogio dei sentimenti, la voglia di competere degli atleti e l’esaltazione dei grandi sacrifici delle famiglie di questi atleti. Il mondo del calcio ha il dovere di valorizzare tutto questo”.

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