Ascoli Piceno, 46enne condannato a un anno e mezzo per aver picchiato la moglie

Un anno e sei mesi al marito violento che aggredì la moglie mettendole le mani al collo. Il Tribunale di Ascoli Piceno ha emesso la condanna.

Il giudice del Tribunale di Ascoli Piceno Alessandra Panichi ha pronunciato la condanna ad una pena complessiva di un anno e sei mesi di reclusione nei confronti di un uomo che si è reso responsabile di atti violenti sulla moglie. Il Pm, concludendo la sua requisitoria, aveva chiesto per l’imputato una pena pari a tre anni di carcere, ma alla fine, considerando anche le tesi dei difensori del 46enne di Ascoli Piceno la pena è stata, praticamente dimezzata.

46enne di ascoli piceno condannato per violenza sulla moglie
46enne di Ascoli Piceno condannato per violenza sulla moglie – ascoli.cityrumors.it

I fatti risalgono a qualche anno fa, per la precisione le violenze nei confronti della moglie si riferiscono ad un periodo che va dal mese di aprile al mese di luglio del 2017. Nell’arco di quei mesi l’uomo più volte aggredì la moglie minacciandola e colpendola nonostante su di lui gravasse un provvedimento di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

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L’accusa aveva chiesto il doppio della pena, cioè tre anni, ma alla fine del processo che si è svolto presso il Tribunale di Ascoli Piceno, il marito violento è stato condannato a una pena pari a un anno sei mesi di reclusione.

Ripercorriamo brevemente i fatti. I due coniugi si stavano separando ma l’uomo aveva chiesto alla moglie di poter vivere momentaneamente nella sua abitazione, in attesa di trovare una sistemazione adeguata.

Marito violento ascoli piceno
Marito violento condannato a un anno e mezzo di carcere – ascoli.cityrumors.it

La donna aveva accettato di ospitare in casa il quasi ex marito, ma da subito la convivenza si era rivelata difficile. Così la donna gli aveva chiesto ad un certo punto di lasciare la casa.

Il quarantaseienne reagì molto male alla richiesta della donna, picchiandola e prendendola per il collo. Lei provò allora a contattare le forze dell’ordine per chiedere aiuto ma lui le strappò il telefono dalle mani e costrinse con la forza a stare chiusa nella sua camera da letto. Le lesioni provocate al volto della donna furono giudicate dai medici guaribili in venti giorni.

In un’altra occasione, alla richiesta della donna di lasciarla in pace e di andarsene da casa, lui reagì rispondendo che non sarebbe mai più andato via e che non si sarebbe mai liberata di lui. Durante un altro episodio di aggressione l’uomo provocò una ferita alle dita di una mano della moglie, provocandole lesioni giudicate dai medici guaribili in 23 giorni.

Alla fine del processo a suo carico l’uomo, che è stato difeso dagli avvocati Silvia Morganti e Umberto Gramenzi, è stato quindi giudicato colpevole ma la pena richiesta dal Pm Gennaro Cozzolino è stata dimezzata, in un anno e sei mesi di reclusione.

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