Ascoli, Rendiconto di fine mandato del Sindaco Guido Castelli: “Spero di lasciare la città meglio di come l’ho trovata”

Tante autorità, quasi tutti gli amministratori cittadini, ma anche tanta gente comune. Questa è stata la platea che si è ritrovata nella Sala della ragione di Palazzo dei Capitani per ascoltare la rendicontazione ai cittadini del sindaco Guido Castelli. Dieci anni con la fascia tricolore che di certo hanno cambiato la città e probabilmente anche lo stesso sindaco che ha sottolineato quanto sia stato formativo questo doppio mandato alla guida della Città delle Cento Torri. “Ho incontrato tante brave persone – ha ammesso – ma anche tanti lestofanti. Ho conosciuto apprezzati professionisti ma anche tanti poveri, molti dei quali si vergognavano anche solo a chiedere. Fare il sindaco non è facile ma consiglio a tutti di provare al,e o una volta l’avventura nella Cosa Pubblica perché gestire i soldi di chi con tanti sacrifici paga le tasse e chiede servizi non è assolutamente facile e impone delle scelte, magari anche impopolari, ma sempre dettate al bene comune”.

Così il Sindaco Guido Castelli ha presentato questa mattina il suo volume ‘Tutto quello che conta’ per il bilancio di fine mandato. Duecento pagine di dati, fotografie, commenti e statistiche su quanto è cambiata Ascoli in questi dieci anni. Dieci anni che lo hanno visto alla guida dell’amministrazione pubblica di Ascoli Piceno dal 2009 al 2019 e che di certo hanno cambiato la Città delle Cento Torri a partire proprio da quel Piano Regolatore che era ancora fermo al 1972.

Alla presenza delle maggiori autorità cittadine, degli amministratori e del Consiglio Comunale dei Ragazzi capitanato dal Sindaco Melissa Ossini il primo cittadino è stato intervistato da Andrea Pancani, giornalista di La 7.

“Queste duecento pagine di bilancio finale del mio mandato – ha detto Castelli – non vogliono essere autocelebrative. Ma come diceva Santa Caterina da Siena ‘A ogni sindaco le città vengono date in prestito. L’obbligo dell’amministratore è restituirle migliorate’. Ecco nel volume c’è quello che questa amministrazione ha fatto in dieci anni, con la speranza che chi verrà dopo di noi faccia meglio e completi quello che non siamo riusciti a fare”. Eletto il 24 giugno 2009 Guido Castelli sta per lasciare la fascia tricolore che ha indossato per tutti questi anni. Nella Sala della Ragione con i contributi del professor Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici, del sindacalista Giorgio Cipollini, della dirigente scolastica Agnese Ivana Sandrin, del Maestro dello Sport Armando De Vincentiis, del direttore dell’Amat Gilberto Santini e di Christian Mosca della Fly Comunication, ha raccontato la sua profonda passione per la Cosa Pubblica.

E poi ha ricordato la sua teoria dei dodici passi. “Dodici è il numero massimo di passi che riesco a fare ogni mattina appena esco di casa prima di incontrare un cittadino che non abbia qualcosa da dire. E compito del sindaco è ascoltare tutti non facendo mai sentire le persone abbandonate. Questo alla fine fa la differenza. Tra qualche settimana – ha proseguito il primo cittadino – si concluderà il mio secondo mandato amministrativo da Sindaco. Sono stati dieci anni difficili ma che hanno prodotto tanti risultati positivi per la nostra Città. Ciò che è stato realizzato è merito soprattutto dei dipendenti comunali con cui, nel corso di questi dieci anni, abbiamo condiviso impegni e sacrifici. Il libro ‘Tutto quello che conta’ unito al sito www.tuttoquellocheconta.it – ha concluso il sindaco Castelli – sono documenti che ripercorrono i momenti più significativi del nostro lavoro e che racconta gli ultimi 10 anni della vita amministrativa della città. Per questo mi sento di dire grazie a tutti”.

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