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Cronaca

“Il bancomat non funziona”, ma era una scusa per rubare: arrestati

Un uomo e una donna di origine rumena facevano finta che il dispositivo per ritirare il denaro non andava bene e nel frattempo raggiravano le persone

Per settimane, mesi e forse qualcosa di più si avvicinavano ai bancomat mentre le persone cercavano di prelevare, loro si mettevano dietro e dopo un po’ avvertivano che non funzionava. Poi con una manovra lesta e veloce, riuscivano a distrarre le persone e a modificare gli importi per prendere i soldi. E gli importi erano abbastanza ingenti. Ci hanno girato parecchio con questa storia due persone, un uomo e una donna di origine rumena che hanno raggirato anche diverse persone.

Il bancomat che a volte funziona e a volte no (Facebook ascolicityrumors.it)

Erano tante le persone che sono state truffate e tante pare sono state le lamentele, ma nessuna aveva la percezione che fossero stati proprio i due anche perché pochi si accorgevano di quello che facevano quando il bancomat non funzionava. E così sono state avviate delle indagini che sono partite da novembre, anche perché nonostante ci fossero state diverse lamentele, solo due donne hanno fatto una denuncia, anche perché loro hanno dichiarato che erano state distratte e presumibilmente raggirate mentre stavano cercando di fare un prelievo.

Individuate le due persone grazie alla videosorveglianza

Una pattuglia dei carabinieri mentre staziona davanti a un bancomat (Ansa Ascolicityrumors.it)

Le due donne si sono accorte che da alcune operazioni fatte al bancomat proprio in quel momento sarebbero stati prelevati quasi 3000 euro. Una cifra talmente eccessiva che, davanti a un simile prelievo, si sarebbero ricordate di aver preso così tanto denaro. La denuncia e il successivo racconto delle due vittime della coppia del bancomat, più le riprese della videosorveglianza della banca, grazie alle telecamere del bancomat stesso, è stato possibile risalire all’identità delle due persone e soprattutto al loro modo di agire e aggirare le vittime.

I due avvicinavano le persone intente ad effettuare l’operazione alla cassa automatica, fingendo di essere anche loro desiderosi di prelevare, ma poi si lamentavano del fatto che non funzionava il dispositivo. E grazie questo modo riuscivano a convincere le vittime bisognava rivolgersi alla banca per avere qualche delucidazione. Ed è proprio in quel momento che entravano in azione sfruttando la distrazione e modificando gli importi del bancomat. Attualmente l’uomo si trova a Rimini in carcere per altre situazioni, mentre alla donna è stato emesso un provvedimento di espulsione dalle Marche.