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Cronaca

Chiedono una sigaretta, ma era una scusa: scoppia la maxi-rissa

Ancora un episodio di viole inaudita da parte di baby-gang che stanno sempre più imperversando in città. “Ora basta, qualcuno faccia qualcosa”, i genitori dei ragazzi

Ancora un atto di violenza gratuita e inaudita. E ogni volta c’è chi la fa franca da un lato e chi invece passa la notte e le giornate all’ospedale. E non si fa nulla. Non si riesce a capire chi è stato e tutto continua come se niente fosse. Si, certo l’indignazione non manca, la polizia e i carabinieri si danno un gran da fare, su questo non ci sono dubbi, ma poi gli atti di violenza da parte di famigerate baby-gang continuano indisturbate, con tanti ragazzi per bene che, a questo punto, hanno paura di andare in giro a meno che non siano numerosi, ma il terrore e la paura resta. “Ora basta, ci siamo davvero rotti le scatole, si deve fare qualcosa non si può andare avanti in questo modo“, dicono alcuni genitori di ragazzi di Jesi che sono stati sentiti direttamente da Ascolicityrumors.it che prende molto sul serio questa situazione, anche perché da chi prende appuntamento sui social per organizzare maxi-risse in strada a chi spaventa ragazzi che vogliono solo stare insieme e godersi una serata in tranquillità, la misura è davvero colma.

Alcuni ragazzi che vengono picchiati (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Mi dai una sigaretta?“, tutto è cominciato così. Si parte sempre con una scusa banale per poi prendere il sopravvento e fare i bulli della situazione. Dalla sigarette è partito ben altro. Le vittime sono due 21 anni che hanno terminato la loro serata al pronto soccorso con una microfrattura allo zigomo, uno e un trauma cranico, l’altro. E’ normale? No. È l’ennesimo, brutto, infame e indegno episodio di violenza avvenuto questa volta ai giardini pubblici di Jesi. “Siamo stanchi e arrabbiati chiediamo per i nostri figli una città più sicura”, lo sfogo dei genitori dei ragazzi feriti e maltrattati. Erano due ragazzi che si erano dati appuntamento con delle amiche per stare un po’ insieme quando all’improvviso sono arrivati questi “gentiluomini” che, codardamente, hanno prima chiesto una sigaretta e poi hanno provato a fare altro, cercando di rubare soldi più tutto quello che volevano. Come se fosse loro di diritto.

“Non si può andare avanti in questo modo”, urla la gente

Una macchina della polizia mentre insegue un sospetto (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Prima hanno chiesto loro una sigaretta, ottenendola, poi hanno iniziato ad infastidirli, cercando di sottrarre il resto dal pacchetto. Allora mio figlio e il compagno, impauriti, hanno cercato di dileguarsi, ma sono stati accerchiati», il racconto di uno dei genitori che si è fatto raccontare dai ragazzi come era andata la storia e la brutta faccenda. Una volta preso il sopravvento sui due poveri ragazzi ed essendo la maggioranza, hanno cominciato a frugare nelle tasche e a picchiare in modo violento con calci e pugni.

Le amiche, terrorizzate, alla fine sono riuscite a chiamare i Carabinieri, ma i “gentiluomini” e coraggiosi della baby-gang se la sono data a gambe levate appena hanno saputo che stava arrivando la polizia. “Episodi come questi sono ormai all’ordine del giorno. Di recente è toccato ad un anziano, finito a terra mentre tentavano di rubargli il portafoglio. Stessa sorte per le giovani, infastidite di continuo nel tentativo di estorcere loro i soldi che custodiscono nelle cover del cellulare”.