Colletta alimentare, ad Ascoli raccolti 29.710 chili di prodotti

Sabato 30 novembre si è tenuta la ventitreesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (GNCA), promossa dalla Fondazione Banco Alimentare.

Oltre 5.000 i volontari che hanno partecipato all’iniziativa, 900 nella provincia di Ascoli Piceno. La raccolta ha raggiunto i 29.710 Kg, in flessione rispetto al dato del 2018 ma superiore al totale raccolto nel 2017.

Il responsabile della Colletta Alimentare per la provincia di Ascoli Piceno, Massimo Capriotti, ha tenuto a ringraziare ” – tutti quanti hanno donato un po’ di spesa per chi ne ha bisogno. E tutti quanti hanno reso possibile che questo avvenisse: tutti quei volontari con le pettorine gialle, in prima fila nei supermercati o all’opera nel retroscena. Sacchetto su sacchetto, in provincia di Ascoli Piceno sono stati raccolti 29.710 kg di alimenti, che ora si trovano nel magazzino di San Benedetto del Tronto, pronti ad essere ridistribuiti dal Banco Alimentare agli enti caritativi assistiti”.

“Un totale in calo del 10,5% rispetto al 2018 – prosegue Massimo Capriotti – e comunque sorprendente: ventinovemilasettecentodieci chilogrammi di alimenti potranno aiutare tantissime persone a far fronte alla situazione di povertà in cui si trovano. L’esperienza del dono, fatto o ricevuto, insieme con la sensibilizzazione al tema della povertà alimentare delle moltissime persone entrate nei supermercati aderenti alla Colletta sono il vero risultato che abbiamo ottenuto. Un risultato che non è svilito o esaltato dalle variazioni che di anno in anno si registrano sul quantitativo di alimenti raccolti, tra l’altro dovute a fattori contingenti come temporanee chiusure di supermercati, abitudini delle persone che magari non vanno a fare la spesa il giorno della Colletta, il meteo solo per fare qualche esempio. Insomma, grazie ancora a tutti per la manifestazione di generosità e comprensione del bisogno altrui, che è lo stesso di ciascuno. Lo spot di quest’anno diceva “siamo quello che facciamo”, direi che ci siamo dati una bella identità: quella di persone generose”.

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