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Cronaca

Coronavirus e solidarietà, il giovane Giacomo Sfratato produce 50 mascherine per la Croce Rossa di Ascoli

La tecnologia della stampante 3Dal servizio della lotta al propagarsi dei contagi da Coronavirus.

L’idea è partita da Giacomo Sfratato, ventidue anni, di Ascoli Piceno. Il giovane sentiva di dover fare qualcosa, di dare il suo contributo, non si rassegnava a far scorrere il tempo impotente. Ha deciso così di usare la sua stampante 3D per produrre scudi facciali.

Si parla spesso dei giovani, sempre persi dentro ai social network, senza iniziativa, senza spirito di generosità. Invece, sta emergendo durante questa emergenza sanitaria una sensibilità e un’empatia, che rispecchiano una gioventù che si prodiga, che pensa, che agisce, che usa i social per veicolare informazioni importanti, per cercare aiuto, per dire io ci sono e voglio tendere la mia mano.

“Di recente sono venuto a conoscenza che in altri paesi del mondo ma anche in Italia, molti makers in possesso di stampanti 3D stavano producendo queste mascherine per donarle a chi ne aveva più bisogno, medici, infermieri, forze dell’ordine.” Ci racconta Giacomo.

Il suo desiderio di partecipare in maniera solidale ha portato il giovane ad attivarsi immediatamente attraverso i social, chiedendo anche la collaborazione di chi possiede una stampante 3D per produrre quante più maschere possibili.

“Mi sono messo a disposizione pubblicando un post su Facebook in cui dicevo che appunto potevo produrre queste mascherine, il post è stato condiviso e in breve tempo mi sono arrivate diverse richieste, la più corposa delle quali è stata una richiesta di 50 mascherine da parte della Croce Rossa di Ascoli. Quindi ho messo subito la stampante all’opera e poi mi sono messo in contatto con Elio De Luigi, chiedendo se avessedei fogli di pvc perchè sapevo che effettuano consegne a domicilio, e loro si sono offerti di donarli alla causa.”

La generosità di Giacomo Sfratato, così giovane ma volenteroso e sensibile, apre le porte della speranza che se ci si libererà da questo virus sarà anche per la tenacia e l’iniziativa delle persone che, alla rassegnazione sterile, preferiscono darsi da fare mettendo in campo competenze, capacità e idee concrete.