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Cronaca

La figlia di un operaio muore per l’amianto: super risarcimento di Fincantieri

Una vicenda che si trascina da qualche anno e molto particolare, una sentenza che potrebbe anche risultare un precedente incredibile

Una storia brutta e drammatica. E che rischia seriamente di fare giurisprudenza. La famiglia di una donna di 50 anni ha avuto riconosciuto dal tribunale di Ancona un risarcimento di un milione di euro che Fincantieri dovrà versare ai familiari di una donna di 50 anni che è morta dieci anni fa a causa di un mesotelioma pleurico, un problema legato all’amianto, sostanza pericolosa e dannosa per il nostro corpo che questa persona, secondo il giudice civile, avrebbe assunto nell’arco degli anni, sin da quando era piccola, perché il papà era un operaio che lavorava in Fincantieri.

Alcuni dirigenti di Fincantieri mentre sono al lavoro (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Una sentenza che rischia di passare alla storia e che potrebbe fare giurisprudenza, anche perché è un verdetto non proprio classico, considerato che la donna che verrà risarcita, in questo caso i suoi famigliari, non aveva una connessione diretta con l’amianto, nel senso che non era un’operaia della famosa fabbrica, ma piuttosto il papà che, lavorando lì ogni giorno, avrebbe passato le fibre killer alla figlia che nel tempo le avrebbe inalate fino a procurargli quel problema che ha avuto, soprattutto la malattia che l’ha portata alla morte.

La causa è stata portata avanti dai famigliari

L’amianto un materiale che è dannoso per il corpo umano (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Una sentenza che sta già facendo discutere con la parte legale di Fincantieri che, probabilmente, farà ricorso, anche se si vedrà se sarà opportuno o meno. La causa, dopo il decesso, è stata portata avanti dai familiari della donna di Ancona. Durante la fase giudiziaria è stato tenuto conto di tantissime cose, tanto che c’è stata l’acquisizione di diversi documenti, soprattutto le cartelle cliniche della povera signora di 50 anni grazie alle quali sono state stabilite le responsabilità di Fincantieri.

La cosa incredibile è che la donna non aveva mai messo piede in Fincantieri, ma il padre sì ed era il periodo maggiore dove la fabbrica lavorava con strati di amianto, anche perché all’epoca, intorno agli anni settanta e ottanta, era parecchio diffuso, soprattutto nei cantieri.