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Cronaca

Furto in chiesa, si temono messe nere

Ennesimo atto di violenza e atto di vandalismo all’interno di un luogo sacro. Il sacerdote: “E’ un’offesa a Dio”

Sono entrati nella casa di Dio e hanno compiuto il sacrilegio più grave. Nella notte scorsa alcuni ladri sono riusciti a entrare all’interno della Chiesa di Santa Maria Immacolata a Tavernelle nel Municipio di Serrungarina a Colli al Metauro, in provincia di Pesaro. Tutto in silenzio e senza farsi notare e soprattutto farsi sentire da qualcuno, sono riusciti a rubare quattro calici color oro e niente di più.

Un carabiniere che entra in una Chiesa dopo un furto (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Alcuni ladri sono riusciti a rompere il vetro della porta con una mazza e sono riusciti a entrare senza che nessuno potesse dire e fare a loro nulla. E così dopo essere entrati indisturbati hanno rubato quello che gli serviva probabilmente, mettendo a soqquadro ogni cosa gli si trovasse davanti, sono entrati anche nella sacrestia rovinando, pare, anche alcuni oggetti sacri che erano tenuti conservati da diverso tempo.

“Chi ha fatto questo ha compiuto un sacrilegio”

L’interno di una Chiesa (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Da quanto è riportato pare che i ladri abbiano lasciato le cose più belle e preziose dentro la Chiesa, ma questo fa inquietare ancora di più. E a spiegarlo è il parroco della Chiesa di Santa Maria Immacolata don Piergiorgio Sanchioni che non riesce a credere a quello che è successo e, parlando con alcuni parrocchiani e con le forze dell’ordine ha esclamato che si stratta di “un’offesa a Dio perché è un atto sacrilego e anche un’offesa alla comunità che ha donato quei calici arricchendo l’arredo sacro della nostra chiesa“. E poi il sacerdote, notando che alcuni dei calici più belli e preziosi siano stati risparmiati, ha fatto un’osservazione, ovvero che le cose rubate non “vengano utilizzati per celebrare messe nere“.

Ed è proprio questa cosa che più di tutte amareggia don Piergiorgio e il segnale che fa pensare questo al sacerdote è che i ladri abbia rovinato alcuni simboli sacri, divelto alcune cose e abbandonato altre nel cesto dei rifiuti. Fa più male questo che il furto in sé, almeno per quello che sta provando questo povero prete che sta cercando di far di tutto per celebrare messe e far sentire a proprio agio i suoi parrocchiani, ma queste cose lasciano il segno, anche perché, proprio in virtù della fiducia nei confronti della comunità, non ci sono allarmi né altre cose per proteggere la Chiesa.