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Cronaca

Lo studente caduto al Savoia torna a casa e segue le lezioni on line

Il ragazzo precipitato dal terzo piano della scuola sta meglio e ora è rientrato alla sua abitazione con la mamma e il papà

Dopo la paura, la quiete e la serenità. Il ragazzo che era precipitato dal terzo piano del Liceo Savoia è finalmente tornato a casa. È stato dimesso dall’ospedale il ragazzino di 14 anni che era caduto lo scorso 17 febbraio dalla finestra della sua classe. E’ passato più di un mese dal fattaccio, e il ricovero all’ospedale Torrette e in parte anche al Salesi a causa delle fratture che aveva riportato e di tanti traumi fisici e anche psicologici. Passata la paura, adesso questo giovane studente è potuto rientrare in casa e sta seguendo tutte le lezioni della sua classe direttamente da casa.

Il liceo Savoia dove il ragazzo è caduto dal terzo piano della sua classe (Ansa Ascolicitiytrumors.it)

 

In realtà anche dall’ospedale stava seguendo le lezioni della sua classe, anche con la professoressa di matematica, quella che gli aveva messo il brutto voto. Non si sta perdendo una lezione e tutto sta procedendo per la giusta strada. E la novità è che potrebbe anche tornare in classe già nel mese di aprile. In questo periodo al Liceo sono arrivati psicologi, basti pensare che nella giornata di venerdì 22 marzo sono arrivati 24 specialisti, dottori in psicologia per il progetto “A scuola con benessere”.

Ci sono colloqui e incontri di supporto

Il luogo dove è caduto il ragazzo del liceo (Ansa ascolicityruomrs.it)

 

Per questo progetto hanno partecipato 72 classi e lo scopo dei professionisti e quello della scuola che ha voluto fortemente questo incontro è cercare di far capire loro il valore educativo dell’insuccesso. “Conosciamo la complessità del percorso di sviluppo in adolescenza, e quanto a volte crescere possa essere faticoso, per molti anche doloroso. Vogliamo esserci e fermarci insieme; condividere un modo diverso di esprimerci e stare in relazione” ha detto Federica Guercio, consigliera dell’Ordine degli psicologi e referente per la psicologia scolastica.

Un’iniziativa importante da parte della scuola anche perché ci sono stati nell’ambito degli incontri tra i ragazzi e gli psicologi percorsi di supporto e il progetto andrà avanti anche durante l’anno scolastico. “La nostra comunità è stata duramente sconvolta. Non ci sono parole per comunicare il senso di fragilità che ciascuno di noi ha provato nell’affrontare una simile circostanza. Inutile dirvi quanto sia stato difficile, doloroso e complesso avviare una risposta positiva, propositiva e coesa,“. Per quanto riguarda il problema della caduta, la Procura di Ancona sta portando avanti le indagini e allo stato attuale continua a non esserci alcun indagato.