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Cronaca

Il mercato libero, ma i call center sono truffe: boom di frodi nelle Marche

Tante sono state le persone che hanno subito dei raggiri da parte di operatori telefonici che dicono una cosa e ne fanno altre

Salve, lei è il signor Mario Rossi?“, la domanda che spesso viene rivolta alle persone al telefono soprattutto negli ultimi tempi. Spesso e volentieri, la risposta è affermativa, con un semplice “sì”. Ecco basta questo per essere truffati o più verosimilmente per ritrovarsi intestati dei contratti del gas o della luce. Può sembrare paradossale, ma sta succedendo e ogni giorno sempre di più. In Italia è un fenomeno che va avanti da mesi, ma pare che il boom di queste situazioni si sia registrato nelle Marche dove tante persone si sono ritrovate ad avere annullati i contratti in essere per poi sapere di avere un contratto con altri gestori.

Call center che spesso chiamano le persone per proporre offerte (Facebook ascoliciityrumors.it)

 

La chiamano la “truffa del sì” e sta diventando molto famosa, tanto che la stessa polizia e gli stessi gestori, che quasi sempre affidano queste campagne ad aziende esterne e non si capisce perché non siano dovute considerare responsabili. Ma è così, almeno dal punto di vista legale, anche se qualcosa sta cambiando. La colpa di tutto questo è della fine del mercato tutelato per il gas (ma anche per la luce) prevista per luglio. Un consumatore su quattro dovrà passare al mercato libero. Ogni giorno non fanno che registrarsi casi su casi di persone che vengono bombardate al telefono.

“Si stanno scatenando operatori truffaldni che cercano di appioppare contratti”

Alcune ragazze del call center (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Tante persone non fanno che lamentarsi, anche il Codacons si sta muovendo, soprattutto perché a livello nazionale sta succedendo un autentico disastro con persone che si ritrovano contratti che non hanno mai sottoscritto. “Dalla liberalizzazione della telefonia, dell’energia elettrica avvenuta il 10 gennaio e del gas fra pochi mesi sta scatenando operatori truffaldni che cercano di appioppare” un nuovo contratto a tanti malcapitati” spiega l’avvocato Floro Bisello, segretario nazionale dell’Associazione a difesa dei Consumatori al CorAdriatico.

Si quantifica che il danno ad ogni consumatore possa essere 120 euro a persona che si si vanno a comparare per le diverse migliaia di persone che sono state contattate negli ultimi mesi nelle Marche e che hanno ricevuto contratti di cui non sapevano la provenienza si stima che possano essere sui 9,5 milioni di euro. Un danno per la gente, ma anche agli stessi gestori che dovrebbero fare più attenzione a chi affidano le loro risorse.