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Cronaca

Moglie che spara al vice-Sindaco: stretta sulle indagini

Le forze dell’ordine stanno facendo diversi sopralluoghi nella casa dove c’è stato il ferimento, la procura sta cercando di stabilire se sia stato o meno un incidente oppure no

Una storia ancora fitta e totalmente avvolta nel mistero. In mezzo a tutto c’è una camera da letto dove è successo tutto e dove si stanno concentrando le indagini della procura di Ascoli. E’ una storia di cui non si è mai smesso di parlare, ovvero lo sparo della moglie al vice-sindaco, il povero Luigi Capriotti che, a distanza di giorni, è un po’ meno scioccato, ma pur sempre provato. Non è sicuramente piacevole essere ferito con una pistola. Ebbene, da quello che stanno riscontrando gli inquirenti, la famosa camera da letto non è che sia così grande e la possibilità di sbagliare, se uno avesse voluto colpire, npn avrebbe fallito. Nemmeno se si trattasse di una persona che non ha mai sparato in vista sua.

Il vice-Sindaco Luigi Capriotti ferito dalla moglie con uno sparo (Facebook ascolicityrumors.it)

 

E questa è una delle riflessioni che stanno facendo gli inquirenti per stabilire se la donna abbia compiuto questo gesto più o meno in maniera volontaria o, come sta cercando di far capire anche il marito, sia stato un banalissimo e brutto incidente. E’ successo tutto nella notte fra il 18 e il 19 febbraio, quando il vice-Sindaco di Acquasanta è stato ferito al braccio da un proiettile sparato della sua 357 Magnum che, in quel momento, era impugnata dalla moglie Giovanna Pompei. Quel giorno stesso, la donna fu arrestata poi messa ai domiciliari, ma con accuse non proprio leggere come tentato omicidio e lesioni pluriaggravate.

Il marito la difende a spada tratta, ma lei sapeva dove fosse la pistola

Alcuni agenti di polizia della questura di Ascoli mentre effettuano dei controlli (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Il vice-Sindaco Luigi Capriotti, ferito al braccio, difende a spada tratta la moglie, e non fa che confermarlo ai poliziotti e ai carabinieri che l’hanno sentito da qualche giorno a questa parte. Adesso toccherà che vada anche davanti al sostituto procuratore Saramaria Cuccodrillo, la titolare dell’inchiesta, e che vuole vederci chiaro su tutta la faccenda, ma anche qui probabilmente Capriotti insisterà nel dire che la moglie è innocente e che si è trattato di un incidente. C’è stato un sopralluogo effettuato dal reparto scientifico dei carabinieri e lì il vice-Sindaco dovrà dare qualche spiegazione in più, visti gli spazi ristretti della camera.

Di sicuro la moglie sapeva che la 357 Magnum era nel cassetto del comodino nella loro camera da letto. E questo anche sarà da spiegare, perché se lite c’e stata, lei ha preso la pistola per minacciare e poi inavvertitamente è esploso un colpo, è un conto, anche se non la scagiona del tutto. Oppure ci si trova davanti a qualcosa di diverso e assai più grave. Capriotti spiegherà, bisogna vedere se il magistrato sarà d’accordo o meno.