Due uomini avevano rubato della merce in un supermercato di San Benedetto del Tronto ma sono stati assolti nel processo contro di loro.
I fatti risalgono all’aprile del 2024, quando due giovani uomini di 36 e 33, di origine marocchina, avevano rubato alcuni prodotti alimentari da un supermercato di San Benedetto del Tronto. I due uomini, sorpresi da una commessa, erano stati inseguiti.
I due uomini sono stati poi denunciati e rinviati a giudizio per furto ma nel processo contro di loro, che si è concluso negli ultimi giorni, sono stati assolti dal reato di furto. L’esito può sembrare sconcertante ma c’è una spiegazione.
Di seguito vi riportiamo i dettagli di quanto accaduto. Ecco cosa bisogna sapere e soprattutto perché i due uomini sono stati assolti.
La vicenda è riportata dal quotidiano Il Resto del Carlino, che ha ricostruito i fatti legati al furto. Nel primo pomeriggio del 24 aprile di un anno fa, in un supermercato di San Benedetto del Tronto, i due uomini marocchini avevano rubato alcuni generi alimentari: una focaccia, quattro confezioni di wurstel, due di tacchino macinato, due di cosce di pollo, due bottiglie di Amarone di Valpolicella, una bottiglia di crema-limoncino e due di altri liquori, per un valore complessivo di circa 100 euro.
Mentre uscivano dal supermercato con la refurtiva, i due uomini sono stati notati da una commessa, che subito si è messa ad inseguirli. Durante l’inseguimento, la donna si è imbattuta in un suo amico carabiniere, in borghese e fuori servizio, che poi ha inseguito gli uomini al suo posto.
Nel frattempo, il carabiniere è stato raggiunto dai suoi colleghi, militari in servizio che avevano notato la scena. Alla fine i due uomini sono stati fermati: uno dai carabinieri in servizio e l’altro dal carabiniere fuori servizio. Il Resto del Carlino non aggiunge altri particolari alla vicenda, se non che la merce rubata è stata poi restituita al supermercato.
I due uomini sono stati denunciati per furto e si è aperto il processo a loro carico. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a tre mesi di reclusione per entrambi. Il giudice, però, li ha assolti, accogliendo la tesi della difesa secondo cui la merce rubata consisteva in beni di prima necessità , che alla fine i due avevano restituito.
Naturalmente è tutto da vedere quanto una bottiglia di vino Amarone di Valpolicella, vino pregiato e anch costoso, possa ritenersi un bene di prima necessità , insieme agli altri liquori.