Attimi di paura nelle Marche lunedì 6 ottobre per una scossa di terremoto in mare avvertita sulla costa e oltre. Cosa dicono gli esperti.
Lunedì 6 ottobre alle 12.13, le Marche sono state colpite da una scossa di terremoto abbastanza forte che fortunatamente non ha avuto conseguenze perché è avvenuta in mare, a oltre 30 km dalla costa. L’epicentro è stato nel Mar Adriatico al largo di Fano.
La zona sismica è quella della Costa Marchigiana Pesarese, in provincia di Pesaro Urbino. La scossa ha avuto una magnitudo prima indicata come 4.4 e poi rivista a 4.2 sulla scala Richter, con una profondità di 8 km, come riporta il sito ufficiale dell’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Nessuna città è nel raggio dei 20 km. Fano, la città più vicina, si trova a 32 km dall’epicentro dl sisma. Mentre il capoluogo Pesaro dista 37 km. La scossa è stata avvertita molto bene dalla popolazione che abita lungo la costa centro settentrionale delle Marche, soprattutto ai piani alti, e anche nella vicina Romagna. Tanta paura, ma per fortuna nessun danno.
Pochi minuti dopo, alle 12.22 si è verificata un’altra scossa di terremoto ma di magnitudo decisamente inferiore, 2.5 sulla scala Richter, a una minore profondità, 6 km, ma con epicentro ancora più lontano dalla costa, nel mare a 37 km da Fano e 42 km da Pesaro. Queste condizioni hanno fatto sì che la seconda scossa di terremoto fosse quasi impercettibile. Solo i più sensibili e attenti l’hanno percepita.
Nonostante la grande paura per la prima scossa, di magnitudo 4.2, secondo gli esperti si può stare moderatamente tranquilli. Certo, la sicurezza assoluta non c’è mai con i terremoti ma a stemperare i timori ci sono le caratteristiche del luogo dove si è verificata la scossa di terremoto.
Come ha spiegato al Resto del Carlino l’esperto Emanuele Tondi, geologo dell’Università di Camerino, il terremoto si è verificato in un luogo del Mare Adriatico dove si trova una faglia di piccole dimensioni, che provoca dunque sismi con conseguenze meno gravi.
Diverso, invece, è nell’entroterra delle Marche e soprattutto in montagna, dove si trova una faglia più grande e dove i terremoti sono molto più gravi. Basti ricordare la terribile sequela di terremoti tra agosto e ottobre del 2016. Con la scossa più violenta di tutte la mattina del 30 ottobre, che ebbe epicentro nelle Marche e lasciò una profonda spaccatura sul Monte Vettore.
Un altro terremoto in mare, al largo della costa tra Pesaro e Ancona, si era verificato il 9 novembre dl 2022. Fu molto più forte di quello di lunedì, con una magnitudo di 5.7, e provocò danni a vecchi palazzi e ad alcune chiese.
Insomma, con i terremoti bisogna sempre essere pronti. Anche se quello del 6 ottobre non presenta seri fattori di rischio, in particolare nessun rischio tsunami, perché la magnitudo non è così alta da causare un mare moto.