Un importante progetto per ospitare i senzatetto: una casa colonica che ha ricevuto un finanziamento da un milione di euro. Le ultime notizie.
Accade a San Benedetto del Tronto: il Comune ha ottenuto un importante finanziamento da un milione di euro per ristrutturare e riqualificare una vecchia casa colonica dove ospitare persone senzatetto e utenti del “Dopo di noi”.
La casa colonica di trova ai piedi del Paese Alto di San Benedetto, dove sorge il nucleo storico della città, chiamato anche Castello. Qui in via Saffi si trova la casa che sarà ristrutturata dall’impresa edile Ati Loris Costruzioni srl, mentre la società Abaco di Fermo fornirà il servizio di assistenza archeologica ai lavori.
Di seguito, trovate tutti i dettagli sulla notizia, riportata dal Corriere Adriatico. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
I lavori alla casa colonica del Paese Alto di San Benedetto, da destinare a utenti fragili, saranno eseguiti dalla Ati Loris Costruzioni srl sotto la direzione degli architetti Lorenzo Benigni e Andrea Tozzi, della Società Cooperativa di professionisti “The Sign”, con sede a Offida. Mentre la Abaco di Fermo darà assistenza archeologica.
La giunta comunale, nelle scorse settimane, ha approvato il piano di fattibilità dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione che dovrebbero partire a breve. Gli interventi dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno, secondo i programmi. Quando la casa colonica sarà pronta, diventerà a tutti gli effetti una stazione di posta per persone senzatetto e persone disabili, non gravi, inserite nel progetto “Dopo di noi”, e un centro servizi di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.
Il costo complessivo dei lavori è di 1,1 milioni di euro, finanziato per la maggior parte da fondi del Pnrr reperiti tramite un bando nazionale e pari a 800mila euro. Mentre i restanti 300mila euro provengono da fondi comunali.
Gli interventi di riqualificazione avranno ad oggetto anche la zona in cui sorge la casa colonica, tra la statale 16 e il Paese Alto, che attualmente si trova in uno stato di forte degrado.
Una volta completata, la casa colonica ospiterà al primo piano locali con i servizi di contrasto della povertà estrema, come bagni con docce e ambulatori a disposizione dei senzatetto, per ricevere cure, lavarsi e rifocillarsi. La struttura offrirà riparo soprattutto nei mesi invernali, i più difficili per chi non ha una casa.
Al secondo piano, invece, saranno disponibili dieci appartamenti destinati ai percorsi di autonomia per persone con disabilità non grave, sia motoria che psichica, che non hanno più familiari a cui affidarsi e inserite nel percorso del “Dopo di noi”.