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Ascoli, La Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” ospita dal 6 agosto la mostra “Creazioni visibili. Uno sguardo sulla settima arte” a cura del Professor Stefano Papetti

In collaborazione con la Regione Marche ed il Comune di Jesi, la Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno ospita dal 6 agosto prossimo la mostra “Creazioni visibili – Uno sguardo sulla settimana arte” di Emanuele Scorcelletti, l’affermato fotografo marchigiano da vari decenni attivo a Parigi, formatosi presso l’Istituto Nazionale di Cinematografia di Bruxelles e membro della agenzia Gamma dal 1989 al 2010 quando ha iniziato la sua attività come free lance. Nel 2002 un  servizio dedicato alla attrice americana Sharon Stone, realizzato in occasione del Festival di Cannes e pubblicato su ELLE France,  lo ha fatto apprezzare come fotografo in grado di catturare il lato umano delle stars del cinema, secondo quanto scrive di lui Cyril Drouhet, direttore della fotografia di Figaro Magazine. Oltre a collaborare da anni con vari marchi del lusso e dell’alta moda, da Dior a Chanel, da Lancȏme a Gucci, Scorcelletti vede le sue immagini pubblicate sulle più importanti riviste internazionali e non trascura di prestare la sua opera per iniziative umanitarie rivolte alla prevenzione dell’AIDS ed alla ricerca sul cancro infantile.

La produzione di Scorcelletti affronta vari ambiti, a partire dai set cinematografici calcati da attori di grande notorietà che si sono riconosciuti negli scatti del fotografo marchigiano, capace di cogliere con straordinario intuito un attimo che racchiude in sé il senso del racconto: questa qualità basata sulla rapacità dello sguardo, che denuncia la sua ammirazione per Cartier Bresson, è tuttavia sostenuta da un altro elemento che concorre a rendere le immagini di Scorcelletti qualcosa di più di una semplice istantanea ed è la sua intuizione poetica che accende di significati emotivi la scena. Le sue immagini toccano di volta in volta le corde del sentimento, spesso cullandosi in una atmosfera nostalgica di leopardiana memoria che possiamo cogliere anche negli scatti dedicati al paesaggio marchigiano ed ai borghi del territorio, popolati da personaggi che appaiono parte integrante del contesto urbano che li ospita, esposti a Jesi presso i Musei Civici di Palazzo  Pianetti ancora per qualche settimana.

Nello Zibaldone, Leopardi avverte i lettori che spesso il ritratto di una persona da noi ben conosciuta ci colpisce di più che non incontrarla dal vivo, in virtù della capacità dell’artista di cogliere l’interiorità dell’animo: lo stesso discorso vale per gli scatti di Scorcelletti che vanno oltre l’immagine e toccano profondamente il nostro sentire.

La mostra è ospitata negli ambienti del rinascimentale convento di sant’Agostino, divenuto nel 2000 un Polo Culturale polivalente che ospita la Biblioteca Comunale “Giulio Gabrielli”, l’Auditorium Cellini, le aule dei corsi di pittura e di scultura attivati dall’Associazione Frida con la Accademia delle Belle Arti di Macerata, l’Archivio Iconografico del Comune di Ascoli Piceno nonché la Galleria di Arte Contemporanea dedicata ad Osvaldo Licini che espone più di cinquanta opere dell’artista marchigiano accanto alle tele di grandi maestri del Novecento come Severini, De Pisis, Morandi. Fontana , Matta ed Hartung.

Da alcuni anni fra le attività promosse presso la Galleria Licini si segnalano le esposizioni temporanee dedicate ai protagonisti della fotografia italiana del XX secolo come Mario Giacomelli, Mario Dondero, Gina Pane, Lisetta Carmi, Giorgio Cutini, Massimo Berruti e Carlo Verdone.