E’ arrivata questa mattina, nel corso della conferenza convocata in via telematica dalla FEE, Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale), organizzazione internazionale non governativa e non-profit con sede in Danimarca, fondata nel 1981, per la presentazione delle Bandiere Blu 2020, la conferma che a Grottammare è stata assegnata la Bandiera Blu per la ventiduesima volta. La Città di Grottammare, infatti, difende il titolo di Comune Bandiera Blu ininterrottamente dal 1999: è tra le 15 località marchigiane premiate, su complessivi 195 comuni.
“In questo periodo particolarmente delicato che stiamo attraversando, il conferimento della Bandiera Blu 2020 ripaga di tutto il lavoro svolto dalla Città – affermano all’unisono il sindaco Enrico Piergallini e l’assessore alla Sostenibilità Alessandra Biocca.
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L’ambiente va salvaguardato per il bene di tutti e il riconoscimento di quest’anno è uno stimolo ancora più forte per salvaguardarlo a beneficio dell’intera comunità. Ovviamente la bandiera blu ci dà uno slancio ulteriore per affrontare la stagione turistica imminente. Un ulteriore elemento di qualità che ci fa dire con più forza ai turisti: tornate a Grottammare tornate, nella Perla dell’Adriatico”.
All’attenzione verso i progetti di educazione ambientale nelle scuole sempre, l’amministrazione grottammarese può vantare il percorso avviato con le attività commerciali per l’adozione di protocolli volti alla riduzione dei rifiuti: il progetto ABC (Ambiente Bene Comune), condotto per conto dell’assessorato alla Sostenibilità dall’associazione Marche Rifiuti Zero, è sicuramente l’elemento di novità di questo ennesimo risultato.
Ogni anno, infatti, le amministrazioni comunali devono dimostrare, oltre al mantenimento degli standard già raggiunti, la capacità di stare al passo con gli obiettivi stabiliti di volta in volta dalla Fee. La qualità eccellente delle acque o una bella spiaggia non bastano ad ottenere la conferma del marchio FEE perché la Bandiera blu sta a significare che un certo territorio ha avviato un percorso di sostenibilità ambientale a 360 gradi e lo conduce con regolarità.
Le località vengono prima selezionate da una giuria internazionale e poi da una nazionale, fase in cui la Fee si avvale della collaborazione di numerosi enti, dal ministero dell’Ambiente a quello della Cultura e del turismo, il Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’Ispra, il Laboratorio di oceanologia ed ecologia marina dell’università della Tuscia, il Consiglio nazionale dei chimici e l’Anci.