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Economia

Assegno pensione con Opzione Donna: è necessaria la residenza con il familiare disabile? Cosa fare per non perdere il beneficio

Opzione Donna è lo scivolo di pensionamento che consente alle caregiver di lasciare il mondo del lavoro in anticipo.

Il dubbio delle lavoratrici caregiver è se, per ottenere l’assegno pensionistico, sia richiesta o meno la convivenza con il familiare disabile che si assiste.

Come andare in pensione con Opzione Donna? (Ascoli.cityrumors.it)

Tra le misure prorogate con la Legge di Bilancio 2024, c’è Opzione Donna. Le lavoratrici possono continuare a chiedere il pensionamento anticipato avendo compiuto 61 anni di età se non hanno figli, 60 anni con un figlio e 59 anni con due o più figli, oppure se sono disoccupate/impiegate in un’azienda in stato di crisi. L’età anagrafica, dunque, è stata modificata rispetto al 2023, mentre è rimasto invariato il requisito contributivo – ossia 35 anni.

Rimane per il 2024 anche il sistema di calcolo contributivo per tutte le donne, indipendentemente dall’anno in cui si sono iniziati a versare i contributi. Ciò comporta un taglio dell’assegno per chi li ha maturati prima del 1996. La Manovra 2024 non ha modificato le beneficiarie della prestazione. Rimangono anche per l’anno in corso le invalide con percentuale dal 74% in su, le caregiver da almeno sei mesi e le disoccupate o dipendenti di un’azienda in crisi. Proprio con riferimento alle caregiver ci sono delle puntualizzazioni da fare.

In pensione con Opzione Donna da caregiver, serve la convivenza?

Il caregiver è colui che assiste un familiare con disabilità. La normativa riserva a questa categoria di persone dei vantaggi – come i permessi di tre giorni al mese, il congedo straordinario e la pensione anticipata. Possono lasciare in anticipo il mondo del lavoro i caregiver che compiono 63 anni con l’APE Sociale, oppure le lavoratrici con Opzione Donna. Condizione necessaria è assistere il familiare disabile grave da almeno sei mesi. Vige anche il requisito della convivenza?

È necessaria la convivenza con il disabile? (Ascoli.cityrumors.it)

La normativa stabilisce che per poter accedere ad Opzione Donna è necessario essere convivente con il disabile grave. Ai fini dell’accertamento del requisito, però, è sufficiente che chi assiste e l’assistito risiedano nello stesso stabile, allo stesso numero civico, tuttavia sono ammessi anche appartamenti diversi.

Proprio come per il congedo straordinario, misura che richiede la convivenza ma ammettendo tre eccezioni. Se il caregiver è un genitore che assiste il figlio, se caregiver e assistito vivono nel medesimo palazzo ma in appartamenti diversi e se si richiede la residenza temporanea. Ritornando ad Opzione Donna, dunque, non basta assistere da almeno sei mesi una persona con disabilità grave per andare in pensione. Bisognerà convivere con il familiare.