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Economia

Centro civico popolare: quali misure anti crisi adotta l’amministrazione comunale?

SAN BENEDETTO – Il Centro Civico Popolare interviene sullo stato di disagio e di emergenza in cui si vive oramai da oltre un mese, causato dalla Pandemia sviluppata con la diffusione del Covid-19:
“sta mettendo in ginocchio l’intera città, – afferma il portavoce Fabrizio Capriotti – la nostra economia si basa quasi esclusivamente sulla micro-impresa, particolarmente legata al turismo ed a tutte le attività turistico ricettive che vedono la stagione estiva 2020 ad oggi quasi completamente compromessa. Solo nella nostra città ci sono circa 7000 attività commerciali, artigianali e di servizi. Le attività maggiormente danneggiate sono ad esempio, gli esercizi di bar/caffetteria/pasticceria, di commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature ed accessori, gli esercizi di ristorazione, attività di parruccheria ed estetisti, stabilimenti balneari, Hotel e Residence, Bed & Breakfast, e altre. Se solo pensiamo alle tante famiglie dipendenti dalle attività elencate ci rendiamo conto della misura della “catastrofe economica”, nella quale ci stiamo imbattendo e che coinvolgerà tutta la forza lavoro, i fornitori di merce e di servizi, gli artigiani che fanno la manutenzione, etc…in sostanza tutta l’economia che gira intorno alla vita della nostra città.
In questa situazione di crisi mai riscontrata prima, quali sono le misure anti-crisi adottate dalla nostra Amministrazione Comunale? Il nostro sindaco Piunti che risposta sta dando alla nostra città?”, si chiede Capriotti, che si sofferma sui tributi comunali, quali tassa rifiuti, tassa occupazione del suolo pubblico, imposta sulla pubblicità:
“Sono stati sospesi? ridotti? annullati dove possibile? E’ stata avviata una trattativa con la Picenambiente per ridurre i costi del servizio di pulizia della città? Si consideri che molti servizi non sono stati effettuati (pulizia dell’arenile straordinaria per la Tirreno Adriatica ad esempio) o non vengono più effettuati (ritiro rifiuti presso le imprese), quindi come in tutti i rapporti commerciali, è doveroso chiedere alla Picenambiente una riduzione della somma da corrispondere per il servizio di pulizia e smaltimento dei rifiuti.
Utilizzando i risparmi accumulati per i mancati investimenti in manifestazioni, sponsorizzazioni, eventi, etc… – prosegue il portavoce – oltre alla riduzione del costo per il minor servizio svolto dalla Picenambiente ed altre risorse interne che vanno recuperate dall’Amministrazione, si devono assolutamente ridurre i costi delle imposte comunali a carico delle imprese e delle famiglie. Riteniamo questo un atto dovuto ai cittadini ed alle imprese operanti sul territorio sambenedettese”, conclude Fabrizio Capriotti.