L’estate 2024 sarà particolarmente “calda” per professionisti e contribuenti. Sono oltre 150 le scadenze da rispettare. Come orientarsi.
Estate, tempo di ferie, vacanze, sole, mare, riposo e relax. Tutto vero. Ma, evidentemente, l’estate è anche tempo di inghippi burocratici e di scadenze fiscali. Ne abbiamo contate oltre 150. Ben 153, per essere precisi. Ecco tutte le situazioni da tenere sotto controllo per professionisti e contribuenti.
Insomma, tutt’altro che rilassante l’estate. E, in particolare, quest’estate 2024, dove gli adempimenti fiscali e burocratici non saranno affatto pochi. Come vedremo di qui a breve, il calendario fiscale di luglio impone un carico di lavoro significativo agli studi professionali, chiamati a gestire una molteplicità di adempimenti con precisione e tempestività.
Come spesso accade quando parliamo di questi temi, il consiglio è quello di affidarvi a professionisti del settore, come commercialisti, consulenti del lavoro, CAF e patronati. Per vari motivi. In primis perché il sistema fiscale italiano è tra i più complessi al mondo. In subordine per alleggerire il nostro carico di lavoro, dato che orientarsi nel mare magnum delle scadenze può essere molto stressante. Ultima, ma non ultima motivazione, la correttezza dell’operato.
Non essere in regola fiscalmente – anche per mera dimenticanza – può portare a non pochi problemi, sia di tipo economico, che di tipo giudiziario. Per cui, fate attenzione! Il mese di luglio, dunque, si prospetta estremamente impegnativo per gli studi professionali italiani, con ben 153 scadenze fiscali all’orizzonte. Oltre agli appuntamenti ordinari, quest’anno si aggiungono ulteriori incombenze legate alla gestione delle comunicazioni di irregolarità e alle lettere per incentivare l’adempimento spontaneo.
Recentemente, è tornata alla ribalta anche la questione della conformità dei presunti incassi tramite POS non dichiarati, temporaneamente sospesa alla fine del 2023. Questa revisione è stata reintrodotta alla fine di giugno, indirizzata ai contribuenti che presentano discrepanze tra quanto dichiarato e quanto incassato elettronicamente.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) sta inoltre inviando in massa cartelle esattoriali e intimazioni di pagamento, aggravando ulteriormente il carico di lavoro degli studi professionali. Questo flusso massiccio di comunicazioni rende ancora più complessa la gestione degli adempimenti.
Non vanno poi dimenticate le scadenze straordinarie di questo periodo, come la gestione del concordato preventivo biennale, che da lunedì prossimo diventerà operativo anche per i contribuenti forfettari. A queste si aggiungono le scadenze connesse alle novità del modello 730, che richiedono attenzione particolare da parte dei professionisti.