Fattura elettronica scartata, non rischi nulla se fai un nuovo invio nei termini

Ormai è stata accettata di buon grado la rivoluzione della fatturazione elettronica: ma cosa succede se viene scartata? L’AdE fa chiarezza.

L’obbligo di fatturazione elettronica ha sicuramente rappresentato una grande rivoluzione nel panorama economico, professionale e imprenditoriale del nostro Paese. Anche gli scettici hanno imparato ad usarla e molti si sono dovuti ricredere sull’utilità di questo sistema. Ancora oggi, però, alcuni si chiedono se si rischia qualcosa nel caso in cui una fattura venga scartata. Ecco cosa c’è da sapere.

Cosa fare in caso di fattura elettronica scartata
Fattura elettronica scartata: cosa succede? (ascoli.cityrumors.it)

Un importante passo nella modernità. In un Paese, l’Italia, spesso ancorato alle tradizioni, che fa fatica ad evolversi e a migliorarsi, l’introduzione della fatturazione elettronica ha sicuramente rappresentato un avanzamento importante. Accompagnata inizialmente da scetticismo, rappresenta uno strumento prezioso, nonché agile ed efficace, per professionisti e imprese.

La fatturazione elettronica risponde a diverse logiche, tra cui la velocità nel rilasciarla e nell’avere successivamente tutto il quadro sui tanti programmi in cloud presenti sul mercato. Ma si tratta anche di un grande risparmio di carta, a fronte di quelle cartacee e materiali. Quindi, economia ed ecologia vengono unite.

E poi, il tentativo di rendere la procedura più tracciabile, dato che una delle grandi piaghe dell’Italia è l’evasione fiscale, che ne frena lo sviluppo e impedisce che vi siano servizi gratuiti ed efficienti su tutto il territorio nazionale. Vediamo, allora, come si stanno comportando professionisti e imprese. E, in particolare, rispondiamo ad un loro dubbio atavico.

Fattura elettronica scartata: quali sono i rischi? Ecco cosa bisogna sapere e come evitare conseguenze

Parliamo, nello specifico, di Superbonus, la contestata misura varata negli scorsi anni per il rilancio del settore dell’edilizia e per l’ammodernamento e perfezionamento energetico e strutturale degli immobili italiani. Proprio recentemente, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti su come gestire le fatture inviate e successivamente scartate dal Sistema di Interscambio (Sdi).

Fattura elettronica scartata, quali sono i rischi
Arriva il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate (Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it)

Come spiegato dall’AdE, in tali situazioni, se la fattura viene successivamente corretta e reinviata entro cinque giorni, si considera comunque emessa tempestivamente. Quando la procedura non coincide con il pagamento dei servizi, la documentazione può riportare due date distinte: una per il versamento e una per l’invio allo Sdi.

Se il reinvio corretto della fattura avviene entro cinque giorni dallo scarto iniziale, quindi, la stessa è ritenuta valida. Ciò permette al contribuente di beneficiare dello sconto previsto dal Superbonus. Dunque, nessuna compromissione della validità e, di conseguenza, la possibilità di applicazione piena dell’incentivo. La precisazione dell’Agenzia delle Entrate è contenuta nella risposta n. 140/2024, riguardante una società che aveva inviato una fattura datata 28 dicembre 2023.

Dopo essere stata scartata dal sistema, essa aveva reinviato la fattura entro i tempi prescritti. La società ha chiesto se poteva ancora beneficiare del Superbonus nella misura del 110%, valida per l’anno 2023, o se doveva applicare la percentuale ridotta al 70% prevista per il 2024. L’Agenzia ha confermato che, poiché la fattura può essere considerata trasmessa entro il 31 dicembre 2023, la società potrà fruire dello sconto nella misura del 110%.

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