Se non compili una determinata casella, non potrai ottenere il rimborso del Modello 730. Fai attenzione quando lo presenti: ecco cosa bisogna sapere.
Il Modello 730 è un documento fiscale utilizzato in Italia per la dichiarazione dei redditi dei lavoratori dipendenti e pensionati. È un modulo precompilato dall’Agenzia delle Entrate, che semplifica la procedura fiscale per i contribuenti, in quanto già contiene molti dati relativi ai redditi, alle detrazioni e alle altre informazioni fiscali pertinenti.
Questo è destinato principalmente a lavoratori dipendenti e pensionati che ricevono redditi soggetti a ritenuta d’acconto. Il Modello può essere utilizzato anche da alcune categorie di lavoratori autonomi e da soggetti che percepiscono redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente. Quando lo si presenta, però, bisogna fare molta attenzione. Soprattutto quando lo si compila, visto che delle volte si rischia anche di perdere denaro.
Per affrontare il problema dei rimborsi IRPEF non accreditati a causa di un’imprecisione nell’indicazione del sostituto d’imposta nella dichiarazione dei redditi, è fondamentale seguire le giuste procedure per la correzione e la richiesta di rimborso. Se hai erroneamente indicato i dati del sostituto d’imposta nel Modello 730/2024 e ciò ha causato un mancato accredito dei rimborsi IRPEF, puoi correggere la situazione preparando una dichiarazione integrativa.
Per farlo dovrai seguire alcuni passaggi. Il primo è compilare un nuovo Modello 730 apposito barrando la casella “dichiarazione integrativa” e indicando il codice 2 nel frontespizio. Questo segnala una correzione delle sole informazioni relative al sostituto d’imposta. Allo stesso modo, dovrai assicurarti di inviare il Modello 730 integrativo entro il prossimo 25 ottobre. È la data di scadenza per apportare modifiche e correzioni per l’anno fiscale in questione.
Se le modifiche da apportare comportano un credito inferiore o un debito maggiore, oppure coinvolgono altre sezioni o righi del modello oltre ai dati del sostituto d’imposta, sarà necessario utilizzare un Modello Redditi integrativo con codice 3. In tal modo, potrai fare riferimento anche ad altri aspetti della dichiarazione – insieme ai dati del sostituto d’imposta.
È possibile rivolgersi a un CAF o ad un sindacato per ottenere assistenza nella compilazione corretta dei modelli dichiarativi e per verificare la possibilità di adottare una prassi comune con l’Amministrazione finanziaria per la richiesta di rimborso IRPEF. Seguendo attentamente questi passaggi, potrai affrontare efficacemente la situazione del mancato accredito dei rimborsi IRPEF dovuto ad un errore nell’indicazione del sostituto d’imposta. È importante agire prontamente per evitare ritardi ulteriori e assicurarti di ottenere il rimborso che ti spetta in base alla corretta dichiarazione dei redditi.