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Economia

TARI 2024, in questo modo eviti di pagarla: non ti possono dire nulla

C’è una procedura per non dover versare soldi in prima persona per il pagamento della TARI. Non tutti la conoscono.

Ci troviamo in un periodo caldo per quanto riguarda le imposte. Gli italiani si troveranno, infatti, a dover pagare l’acconto dell’IMU e poi la TARI, la tassa per la gestione dei rifiuti. Inoltre, il momento è decisivo anche per quanto concerne la compilazione e l’invio della dichiarazione dei redditi, contenente l’importo dell’Irpef sulle proprie entrate.

In che modo versare la TARI senza dover usare liquidità: la procedura comoda (ascoli.cityrumors.it)

Un periodo, insomma, che potrebbe mettere in difficoltà ben più di una persona per quanto concerne la liquidità da accantonare per pagare il dovuto. Ciò nonostante, e qui ci focalizziamo sulla TARI, esiste un metodo per versarla senza dover direttamente erogare denaro. Si tratta di una procedura che non tutti conoscono, ma che potrebbe risultare molto utile proprio per evitare di dover aprire il portafoglio e riuscire ugualmente a saldare il pagamento. Ecco dunque che cosa bisogna fare.

Come pagare la TARI senza versare denaro: la procedura

Diciamo subito che è possibile, senza dover spendere ulteriore denaro, andare a pagare l’anticipo della TARI oppure versarla tutta in un’unica soluzione, sulla base delle scadenze previste dal proprio comune, e senza il rischio di commettere atti illeciti. La procedura infatti è perfettamente consentita anche perché, in ogni caso, si andrà ad usare denaro proprio per il versamento ma il contribuente non dovrà prelevarlo direttamente dalle sue tasche.

Il versamento della TARI può essere effettuato con i crediti Irpef emergenti dalla dichiarazione dei redditi (ascoli.cityrumors.it)

Se vi state chiedendo cosa significhi, la risposta è molto semplice e richiede l’impiego, nientemeno, della dichiarazione dei redditi debitamente inviata all’Agenzia delle Entrate. La tassa sullo smaltimento dei rifiuti potrà essere saldata anche utilizzando un eventuale credito Irpef che dovesse emergere dal 730/2024. Lo si potrà fare mediante una compensazione usando il modello F24, andando dunque a pescare l’importo necessario dal credito Irpef emergente. Una scelta che – in particolare per chi non ha il sostituto d’imposta, oppure sceglie di ricevere dall’Agenzia delle Entrate il rimborso Irpef – può risultare conveniente.

In questi casi, infatti, possono dilatarsi di molto i tempi di versamento dei crediti mentre la compensazione consente di recuperarli in maniera più rapida. Inoltre, come dicevamo, si tratta della perfetta soluzione per i contribuenti che hanno problemi di liquidità. Infine, è importante ricordare che la procedura può avvenire anche con altri tributi, come ad esempio un credito Iva e, dunque, non soltanto con l’Irpef.