Avete alcune macchie sulla pelle e temete si tratti di psoriasi? Ecco come riconoscere la malattia e agire in tempo per curarla.
Una dermatite atopica, da contatto, un’allergia oppure psoriasi? Vediamo come identificare la patologie.
La psoriasi è una malattia cronica infiammatoria che colpisce la pelle e può arrivare a coinvolgere anche gli organi interni. Ne esistono diverse forme, alcune più lievi e frequenti, altre più gravi come l’artrite psoriasica. Individuare la tipologia è fondamentale per capire quale cura seguire. Da qui la necessità di rivolgersi immediatamente ad un dermatologo al primo manifestarsi della malattia.
Causa della psoriasi è una crescita anormale dell’epidermide tanto da creare arrossamenti e placche sulla cute. Si tratta di una patologia ereditaria (40% dei casi) che può essere scatenata o aggravata da infezioni, fumo, alcool, traumi della pelle, stress, obesità, farmaci. Le zone più interessate dalla psoriasi dono il cuoio capelluto, le ginocchia, i gomiti, la zone intorno l’osso sacro e la zone periombelicale.
Per riconoscere la psoriasi occorre osservare attentamente le macchie sulla pelle. Se sono presenti placche di colore rosso accesso con un rivestimento caratterizzato da desquamazione di colore grigio argento e prurito (80% dei casi) allora è probabile che si tratti proprio di psoriasi.
La placche hanno margini netti, sono tondeggiati e ricoperte di squame biancastre. Da considerare che tali lesioni possono essere asintomatiche ma in tanti casi comportano una sensazione di tensione e di bruciore. Inutile dire che le implicazioni estetiche della malattia sono importanti con la conseguenza di scatenare ansia, problemi con l’aspetto fisico e depressione. La qualità della vita peggiora e, infatti, il Ministero della Salute ha riconosciuto tale patologia come malattia sociale.
Come detto la psoriasi è una malattia cronica ma possono susseguirsi periodi con sintomatologia più lieve e periodi con sintomi più acuti. Solitamente regredisce in estate e si riacutizza in inverno. Una volta che un dermatologo ha confermato la diagnosi basata sull’aspetto clinico delle lesioni si potrà iniziare una cura.
Prendere in tempo la malattia è fondamentale. Essendo una patologia variabile sono previsti trattamenti differenti in base alla tipologia di psoriasi (Pustulosa, eritrodermica, inversa, guttata…) e la gravità dei sintomi. Ogni paziente, poi, può reagire in maniera differente alla cura con risultati più o meno positivi. I farmaci sono utili per evitare che la psoriasi peggiori e per mantenere il controllo della fase attiva dell’infiammazione. Non esiste alcuna cura, ancora, per guarire completamente.