Un’iniziativa che sta già facendo discutere in positivo e potrebbe essere un modello per tanti altri piccoli e meravigliosi borghi come quello marchigiano
E’ uno dei posti più bella, raffinati, eleganti che ci siano nelle Marche. Magari pochi lo conoscono, ma appena ci si mette piede e ci si rende conto, lo spettacolo è assicurato. E per curarlo e renderlo ancora più bello di quello che già è, il comune ha tirato fuori un’iniziativa che sta facendo parlare e che potrebbe anche essere un modello per tanti altri piccoli e meravigliosi paesi delle Marche e non solo. Già perché venire a sapere che il Comune di Sant’Elpidio a Mare abbia intenzione di donare fiori e piante ai residenti del fantastico Borgo medievale per renderlo ancora più bello ed elegante, è qualcosa di incredibile.
Ebbene sì, regalare fiori e piante ai residenti per far sbocciare ancora di più il borgo medievale di Sant’Elpidio. Ed è la bellissima iniziativa che ha intrapreso l’assessore alla cultura e al centro storico, Michela Romagnoli. E’ stata lei la promotrice e l’ideatrice di quella singolare quanto mai bellissima e raffinata novità. L’assessore in questi ultimi giorni ha inviato una lettera a tutti i residenti del borgo medievale, chiedendo a loro di poter partecipare al decoro del centro di Sant’Elpidio, soprattutto nella parte antica del comune che è qualcosa di unico. E pare (e ci mancherebbe ndr) che la gente abbia risposto con entusiasmo a questa bella idea.
Gli abitanti hanno risposto con entusiasmo a questa iniziativa da parte dell’amministrazione comunale, anche perché chi parteciperà e renderà ancora più bello il borgo potrà prenderne altre a sconti molto importanti con un vivaio della zona di Sant’Elpidio, ovviamente è un esercizio commerciale che ha siglato un accordo col comune all’interno di un progetto per Sant’Elpidio, considerando che non si tratta di una cosa per guadagnarci, tutt’altro. E tutto questo per rendere quella parte lì, soprattutto ancora più elegante rispetto all’attualità.
L’assessore Michela Romagnoli attende di sapere i numeri e gli abitanti che hanno aderito all’idea, ma sono già buoni, se non la quasi totalità dei residenti. E’ senza dubbio un segnale positivo e un qualcosa che può diventare un modello per altre città e paesi che vogliono curare il loro centro storico. “E’ un bel punto di partenza per far capire alla gente che partecipare e condividere la vita del comune è qualcosa di importante“, le parole di Michela Romagnoli.