Con la stagione estiva ormai inoltrata, gli esperti lanciano una nuova allerta per quanto riguarda la protezione solare: c’è un dettaglio a cui bisognare fare attenzione.
Quando si va al mare o in montagna si sa che dobbiamo proteggere la pelle dall’esposizione ai raggi UV, ma questa verità assodata non nasconde criticità. Oggi possiamo trovare sul mercato una miriade di tipologie diverse di creme solari con filtri UV di vario grado, quindi ideali per tutti i tipi di pelle. Ma è necessario approfondire sui reali benefici derivanti dall’utilizzo di tali prodotti.
Innanzitutto, di recente alcune realtà a difesa dei consumatori hanno analizzato decine di creme solari, e hanno scoperto che le formulazioni con cui vengono prodotte non sono propriamente salutari per la pelle. Anzi, sembra che la maggior parte dei filtri UV siano composti da sostanze chimiche potenzialmente cancerogene o comunque dannose per l’essere umano. E, peggio, pare che i prodotti per bambini siano ancora più pericolosi. Oggi arriva un’ulteriore notizia che dovrebbe far riflettere attentamente, ecco di cosa si tratta.
Come detto poco sopra, se da una parte è necessario proteggersi dalle scottature, dall’altra è opportuno avere maggiore consapevolezza di quali sostanze si stanno utilizzando a tale scopo. Quando si va ad acquistare la crema solare, si dovrebbe preferire un prodotto il più naturale possibile, perché molte formulazioni contengono sostanze chimiche potenzialmente dannose. Un controsenso, dunque, perché si tenta di non incorrere nel melanoma spalmandosi addosso prodotti che possono causare proprio il cancro.
E non è tutto, perché da una recente ricerca è emerso che le creme solari – o meglio, i filtri UV in esse contenuti – potrebbero causare un altro danno alla salute: alcuni scienziati sostengono che la barriera dei filtri impedisce anche la corretta produzione di vitamina D, la quale come sappiamo è fondamentale per la salute.
Il dermatologo Alain Michon, durante un’intervista, ha dichiarato che in molti casi le persone non applicano la protezione solare su tutta la pelle e a volte si dimenticano di metterla ogni due ore, ed è perciò che “in queste situazioni finisci per ottenere la vitamina D di cui hai bisogno“. Tale affermazione è piuttosto scioccante, perché conferma la teoria secondo cui utilizzare molta crema solare e su tutto il corpo contribuisce al blocco della produzione della vitamina.
Anche se non esistono prove scientifiche inconfutabili a proposito, le parole del dermatologo dovrebbero far riflettere e far riconsiderare le abitudini in merito all’utilizzo delle creme solari. Sicuramente, è preferibile orientare la scelta su prodotti il più naturali possibile, perché è evidente che quelli a formulazione prettamente chimica non siano salutari a prescindere.